Il caso della misteriosa morte di Natalie Wood è rimasto irrisolto ancora dal 1981. Ma di recente uno scrittore ha chiesto di aprire una nuova indagine sull'incidente in cui rimase coinvolta l'attrice allo scopo di integrare tutto il materiale che verrà fuori dall'inchiesta in un libro di prossima pubblicazione.
L'autore Samuel A. Perroni, un procuratore federale in pensione, ha presentato giovedì una petizione per aprire un'indagine sul caso di annegamento del 1981 di Natalie Wood. La petizione, presentata alla Corte Suprema di Los Angeles, servirà di supporto al suo libro che verrà presto pubblicato: infatti nel testo sosterrà che il dipartimento dello sceriffo della Contea di Los Angeles ha volutamente nascosto le vere circostanze relative alla morte dell'attrice.
Perroni ha espressamente citato lo sceriffo Alex Villanueva, chiedendo al giudice di imporre all'intero dipartimento di polizia di fornire le informazioni richieste: "Attraverso il mio lavoro", ha scritto l'autore. "Cerco di informare il pubblico su quale sia la vera storia di ciò che è accaduto alla signora Wood".
La prima ricostruzione dei fatti sosteneva che l'attrice fosse morta per annegamento. Il 29 novembre 1981 Natalie Wood stava trascorrendo un weekend al largo delle coste dell'isola di Santa Catalina sullo yatch di suo marito Robert Wagner e con loro c'era anche Christopher Walken. L'attrice si sarebbe allontanata con un gommone e il suo corpo sarebbe stato trovato il mattino dopo.
Il coroner dell'epoca aveva trovato nel corpo di Natalie alcuni farmaci che avrebbero aumentato l'effetto dell'alcol che aveva ingerito: secondo lui, l'attrice era annegata dopo essere scivolata dal gommone perché aveva bevuto troppo. Ma nel 2011 il caso è stato riaperto, dopo che il comandante della LASD del tempo, aveva dichiarato di aver mentito sull'inchiesta iniziale. Nel corso degli anni i sospetti si sono concentrati anche sul marito dell'attrice, che oggi ha 90 anni.
Lo scorso Ottobre, Perroni ha cercato informazioni sulle indagini del dipartimento, attraverso il California Public Records Act. Secondo quanto ha dichiarato sul suo sito, il suo prossimo libro cercherà di esporre "i motivi di corruzione che hanno influenzato l'esito dell'indagine originale" sulla morte di Natalie Wood.
È possibile, infatti, che in realtà non si sia trattato di un incidente, bensì di un omicidio: il caso è stato riaperto di nuovo nel 2013 e una nuova autopsia ha rivelato tracce di lividi sulle braccia e sul collo dell'autrice. Ciò confermerebbe la teoria che Natalie possa essere stata uccisa dal marito, forse geloso di una possibile relazione della moglie con Walken.
Se la petizione di Perroni venisse accolta, avrebbe la possibilità di accedere ai registri della L.A.S.D, inclusi i file sulla morte di Wood, nonché i documenti ottenuti dall'autrice Suzanne Finstad per il suo libro "Natalie Wood: The Complete Biography".