Natalie Portman: "Mi pento di aver difeso Roman Polanski"

L'attrice, nel 2009, aveva firmato una petizione in solidarietà alle accuse di violenza sessuale rivolte al regista nato a Parigi.

Dopo l'arresto di Roman Polanski nel 2009 in Svizzera dopo la violenza sessuale datata 1977 ai danni di una (all'epoca) ragazzina di 13 anni, più di 100 tra attori e registi hanno firmato una petizione per appoggiare il suo rilascio: tra i più noti Darren Aronofsky, Tilda Swinton, David Lynch e Natalie Portman. Proprio l'attrice premio Oscar per Il cigno nero, uno dei volti della campagna Time's Up, si è pentita del suo appoggio a Polanski all'epoca:

"Me ne pento molto. Mi prendo la responsabilità di non aver riflettuto abbastanza. Qualcuno che rispetto molto mi ha consegnato la petizione e mi ha detto 'Io ho firmato. Lo fai anche tu?', e io ho detto 'Certo'. È stato un errore. Vivevamo in un mondo diverso, ma questo non mi scusa. Nella vita si possono aprire gli occhi e cambiare completamente punto di vista su come vuoi andare avanti a vivere. I miei occhi erano chiusi."

Ritroveremo Natalie in sala grazie a Annientamento, diretto da Alex Garland, con Jennifer Jason Leigh, Gina Rodriguez, Tessa Thompson e Oscar Isaac. Al centro degli eventi ci sarà un gruppo di esperte che intraprendono una missione in una zona pericolosa e ricca di misteri pur di ritrovare il marito di Lana, scomparso misteriosamente.

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