La serie Monster, prodotta da Ryan Murphy per Netflix, è stata duramente criticata da Osgood Perkins per il modo in cui è stato rappresentato sul piccolo schermo suo padre Anthony.
Il filmmaker, intervistato da TMZ, ha espresso la sua opinione sul progetto ispirato a famigerati killer, come Ed Gein o Lizzie Borden, spiegando che si preoccupa per il modo in cui viene 'riformulata la realtà.
Come si racconta la storia di Perkins in Monster
Negli episodi di Monster: La storia di Ed Gein (di cui potete leggere la nostra recensione) si mostra Anthony Perkins, interpretato da Joey Pollari, mentre fa i conti con la necessità di tenere nascosta la sua omosessualità, con la scomoda eredità professionale legata al suo ruolo nel film cult Psycho, e mentre si sente un 'mostro' perché gay.
Osgood Perkins ha attaccato le libertà creative che gli autori hanno preso per raccontare la storia di suo padre, ribadendo che non ne vuole nemmeno sentir parlare.
Il regista, che ha conquistato il pubblico e la critica con film come Longlegs e The Monkey, ha poi criticato le piattaforme di streaming che, secondo lui, stanno prendendo il genere true-crime e lo stanno trasformando in 'contenuti glamour e significativi'. Osgood ha successivamente espresso la sua preoccupazione nei confronti del modo in cui questi progetti stanno avendo un impatto sulla cultura e per il fatto che le storie possano essere 'rimodellate in tempo reale da chi possiede il potere'.
Le critiche al progetto di Murphy
La terza stagione di Monster, che ha come star Charlie Hunnam nel ruolo del serial killer Ed Gein, i cui terrificanti crimini hanno ispirato anche la storia raccontata in Psycho, è stata criticata negativamente anche da Harold Schechter, autore del saggio Deviant: The Shocking True Story of Ed Gein.
L'autore ha sottolineato che una percentuale molto alta degli eventi mostrati nello show è inventata e la storia si allontana davvero molto dalla realtà e dai fatti legati al caso.
In un'intervista rilasciata al New York Post, l'autore ha ribadito: "Molto di quanto mostrato è del tutto inventato e sopra le righe". Il progetto antologico prodotto da Ryan Murphy aveva subito in precedenza degli attacchi a causa del modo in cui erano stati rappresentati sul piccolo schermo Jeffrey Dahmer e i fratelli Erik e Lyle Menendez, condannati per il brutale omicidio dei genitori.
Nonostante le critiche, tuttavia, Monster continua a ottenere ottimi dati per quanto riguarda le visualizzazioni su streaming e il team è già al lavoro sulla produzione del quarto capitolo dello show, questa volta dedicato a Lizzie Borden.
Le preoccupazioni di Perkins dovrebbero comunque far riflettere, ricordando in particolare l'importanza di offrire una rappresentazione corretta e non idealizzata di criminali e serial killer, senza dimenticare la necessità di avvicinarsi alle storie di persone realmente esistite con rispetto e onestà.