Natsu Hyuuga, autrice di Il monologo della speziale, ha rivelato in un'intervista un'oscura trama scartata nelle prime fasi della scrittura: Gaoshun, braccio destro di Jinshi, avrebbe dovuto ricevere l'ordine di ucciderlo. Una svolta politica cruda che avrebbe ribaltato l'intera dinamica tra i personaggi e l'immagine stessa del sofisticato e misterioso Jinshi.
Il retroscena tagliato da Il monologo della speziale su Jinshi
Dietro le sontuose stanze e i misteri avvelenati del palazzo imperiale di Il monologo della speziale, si nasconde una versione alternativa della storia che avrebbe potuto alterare radicalmente il destino di Jinshi. A svelarlo è la stessa Natsu Hyuuga, autrice della serie, che in un'intervista ha raccontato di aver inizialmente immaginato un arco narrativo in cui Gaoshun, oggi simbolo di devozione incrollabile, riceveva l'ordine di assassinare il suo stesso signore. "Jinshi non aveva molta importanza, e Gaoshun era lì per sorvegliarlo. Avevo pensato a una trama in cui Gaoshun riceve l'ordine di ucciderlo", ha rivelato Hyuuga, dipingendo un quadro ben più crudo e ambiguo del rapporto tra i due personaggi. Una scelta narrativa che, se mantenuta, avrebbe trasformato Gaoshun da elegante burattinaio di corte a uomo lacerato tra fedeltà istituzionale e rispetto personale.

Nella versione che conosciamo, Jinshi si muove con eleganza e mistero nei meandri del potere imperiale, ma in origine il suo personaggio era tutt'altro che intoccabile. Hyuuga aveva pensato a lui come a un giovane con scarso peso politico, potenzialmente scomodo, perfino sacrificabile. La rinuncia a questo arco ha permesso alla storia di conservare la sua raffinata miscela di tensione e leggerezza, senza calcare troppo il pedale della tragedia.
Ma immaginare Jinshi come una figura vulnerabile, in bilico tra la morte e la sopravvivenza per mano di chi gli è più vicino, arricchisce retroattivamente il suo carisma: da principe enigmatico a sopravvissuto inconsapevole. E dona a Gaoshun, spesso relegato al ruolo di silenzioso consigliere, una sfumatura potenziale di tragica complessità mai esplorata.