Trasporre le complicate opere di Philip K. Dick sul grande schermo non è mai stata una passeggiata. Ne sa qualcosa Michel Gondry. Il regista francese si era messo di buona lena per realizzare un dei suoi sogni, portare al cinema Ubik, romanzo di culto del padre della fantascienza. Dopo alcuni anni, Gondry avrebbe deciso di gettare la spugna. "Il libro è brillante" ha spiegato il regista "ma è brillante come opera letteraria. Ho tentato di adattarlo insieme a tanti sceneggiatori, ma al momento sento che non funziona. Non ha la struttura drammatica che darebbe vita a un buon film. Ho ricevuto una sceneggiatura che mi ha abbattuto e ho deciso di lasciar perdere. Era un sogno, ma nella vita non si può avere sempre ciò che si desidera." Lo stesso Philip K. Dick, nel 1974, aveva firmato personalmente una sceneggiatura, mai prodotta a causa della complessità.
Ubik segue le vicende di una serie di personaggi: Glen Ruciter, che è il titolare di un'agenzia anti-telepatia che stranamente riesce a comunicare con sua moglie Ella nonostante la signora sia defunta, Joe Chip, impiegato di Ruciter, che finisce nel passato insieme a Pat, una ragazza dai poteri paranormali incredibili. Steven Zaillian, Steve Golin e Garrett Basch sono impegnati nella produzione del progetto che, a questo punto, rischia di non vedere mai la luce.