La premiere del documentario sui presunti abusi sessuali di Michael Jackson ha portato un'inquietante clima al Sundance Film Festival nella giornata di ieri. Leaving Neverland, che debutterà su HBO quest'anno, ha lasciato gli spettatori apparentemente sconvolti: il film si occupa quasi interamente dei racconti di Wade Robson e James Safechuck, che hanno rivelato di aver subito delle pesanti molestie dal re del pop quando erano bambini.
In tutto il film, le esibizioni di Michael Jackson sono solamente abbinate alle forte parole dei due testimoni, talmente forti che il direttore del festival John Cooper, all'inizio della proiezione, ha comunicato di aver messo a disposizione degli spettatori - fuori dalla sala - alcuni psicanalisti, per ogni tipo di domanda o perplessità post visione:
La proiezione di Leaving Neverland è stata divisa in due parti, i giornalisti hanno riportato la durezza emotiva del documentario, così come il pubblico, che è apparso quasi 'confuso'. La giornalista Mara Reinstein ha dichiarato:
"Leaving Neverland è un documentario davvero credibile, è così sessualmente esplicito che fuori dalla sala ci sono alcuni psicologi."
"A metà della proiezione di Leaving Neverland, il pubblico in sala sembra sotto shock. Non ci sono abbastanza docce calde per togliersi di dosso la sensazione che si ha dopo aver visto questo film."
Alcuni spettatori hanno subito così tanto la proiezione che non sono riusciti a rimanere in sala per l'intervista con Robson e Safechuck. Dopo la premiere, si è respirato un clima di tensione, molti fan del cantante hanno provato - senza successo - a convincere il direttore a ritirare il film dal festival. I Jackson hanno provato a screditare la pellicola, rilasciando un comunicato in cui chiamavano la pellicola "una produzione torbida, con un tentativo patetico e oltraggioso di rovinare Michael Jackson". Il regista Dan Reed, secondo Deadline, ha ricevuto diverse minacce dopo la proiezione. Prima delle premiere, la polizia era pronta a ricevere una manifestazione contro Leaving Neverland, ma si sono presentati in pochi, pacifici, con la scritta "innocente" sul viso.