All'inizio della settimana, il sito Puck ha riportato che il biopic su Michael Jackson di Antoine Fuqua dovrà subire delle pesanti modifiche. A causa di problemi legali, infatti, tutta l'ultima parte della pellicola, ovvero il terzo atto, dovrà essere rigirato completamente. Tuttavia, oggi sono emersi ulteriori dettagli e sembra che la produzione si sia rivelata a dir poco caotica e disorganizzata.
Per cominciare, il sito The InSneider avrebbe appreso che la produzione del film è stata "un vero e proprio caos", che ha subito diverse false partenze e interruzioni nel corso del 2023. Alla fine, la produzione è iniziata, ma solo nel gennaio 2024.
Secondo le prime indiscrezioni, Jaafar Jackson sarebbe stato descritto come "assolutamente micidiale" nei panni di Michael Jackson, in un'interpretazione che fa molto affidamento al trucco e che assomiglia in modo inquietante all'aspetto e alla personalità dell'iconico cantante. Jaafar è il nipote di Michael Jackson.
I problemi di post-produzione e l'ossessione del clan Jackson
Tuttavia, come nel caso delle varie modifiche apportate al volto di MJ nel corso degli anni '80 e '90, il progetto sembra aver sforato il budget di decine di milioni, e gran parte di questo ha a che fare con il naso digitale di Jackson che dovrebbe essere aggiunto durante la post-produzione.
Michael Jackson: il nipote Jaafar Jackson nella prima foto del biopic
Inoltre, l'iperprotettiva famiglia Jackson e i suoi rappresentanti visitavano spesso il set ed erano "alquanto difficili da gestire durante la produzione", il che ha portato Fuqua a passare molto più tempo a dirigere a distanza, dal suo furgone, per nascondersi dal clan Jackson.
Infine, il montaggio più recente di Michael avrebbe una durata di quasi quattro ore e "sembrava ancora incompleto", il che significa che i reshoots, previsti per marzo, potrebbero essere utili o, come si dice, la Lionsgate potrebbe decidere di dividere il film in due parti nel tentativo di recuperare l'enorme budget.