Michael J. Fox torna a parlare pubblicamente dei problemi di salute che ha dovuto affrontare di recente e dell'esperienza sulla sedia a rotelle a seguito di una delicata operazione chirurgica che lo ha fatto riflettere sulla sua condizione.

Da tempo, Michael J. Fox combatte contro il Parkinson. In aggiunta a ciò, due anni fa l'attore ha subito un intervento per rimuovere un tumore benigno alla spina, di conseguenza ha dovuto imparare di nuovo a camminare.
Quattro mesi dopo, è caduto nella cucina della sua casa di New York fratturandosi il braccia tanto malamente da richiedere l'impianto di 19 chiodi e un piastra metallica. Questi incidenti hanno messo in discussione la sua visione ottimistica espressa nei suoi primi tre memoir, Lucky Man, Always Looking Up e A Funny Thing Happened on the Way to the Future, come ha spiegato all'Irish Times:
"Ho avuto una specie di crisi di coscienza. Mi sono chiesto 'Ma cosa sto dicendo alle persone? Sto dicendo loro che va tutto bene, ma questo fa schifo!"

Il risultato è un quarto libro, No Time Like the Future, in cui l'attore descrive l'esistenza da una nuova prospettiva dettata dalla malattia e dall'esperienza sulla sedia a rotelle:
"Può essere un'esperienza frustrante, che isola, permette ad altri di decidere la direzione in cui dovrò andare e e la velocità. Chi spinge è al comando. Dal punto di vista di chi occupa la sedia, il mondo è fatto tutto da sederi e gomiti. Nessuno mi ascolta. Per compensare, ho dovuto alzare il tono di voce e improvvisamente mi sono sentito come Joan Crawford in Che fine ha fatto Baby Jane? mentre sbraita ordini. Generalmente la persona in controllo è uno sconosciuto, un impiegato dell'aeroporto o dell'hotel. Se potessimo guardarci negli occhi, riconosceremmo la nostra umanità. Ma spesso nella sedia a rotelle sei un bagaglio. Nessuno si aspetta che tu dica qualcosa, solo che stia seduto e fermo. Nessuno ascolta un bagaglio".
Prima dell'operazione alla spina dorsale, Michael J. Fox stava lavorando a un libro sul golf. "Poi la vita è tornata a chiedere il conto. Ho cominciato a pensare a cosa significhi potersi muovere ed esprimere fisicamente e al fatto che quella possibilità mi era stata tolta. Non so cosa significhi per gli altri, ma ho capito cosa significava per me e l'ho scritto."
No Time Like the Future affronta anche il tema del golf, sport amato da Fox che pratica a Long Island con gli "zii" George Stephanopoulos, Harlan Coben, Jimmy Fallon e Bill Murray: "Loro non fanno caso alle mie difficoltà nel giocare a golf e sposano la verità per cui il golf è un inferno per chiunque."