Mia Martini: la sua morte tra versioni diverse e sospetti

A 25 anni dalla morte di Mia Martini c'è ancora un velo di mistero sulla sua morte alimentato dalle dichiarazioni della sorella Leda e Loredana, ma anche dagli amici e colleghi.

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Una sorridente Mia Martini

25 anni fa, il 12 maggio 1995, moriva Mia Martini. La cantante aveva 48 anni e la sua morte, avvenuta in circostanze controverse, ancora oggi fa discutere e solleva polemiche a distanza, soprattutto tra coloro che furono i suoi affetti più cari. Il cadavere di Mia Martini fu trovato nel suo nuovo appartamento dalla polizia allertata dal manager che non riusciva a mettersi in contatto con lei da due giorni. La cantante si era trasferita da poco meno di un mese a Cardano al Campo, in provincia di Varese per avvicinarsi al padre con il quale si era riconciliata. I Vigili del Fuoco, i primi ad entrare, trovarono Mia riversa sul letto con le cuffie nell'orecchio e la mano verso la cornetta del telefono. La Procura di Busto Arsizio decise di fare l'autopsia che stabilì la causa della morte: arresto cardiaco da overdose di cocaina. Dopo i funerali del 16 maggio il padre decise di cremare il suo corpo e conservare le ceneri nel cimitero di Cavaria con Premezzo. Negli anni successivi molti hanno sollevato dei dubbi sulle reali cause della morte di Mimì, dall'ipotesi di suicidio alle accuse delle sorelle Loredana e Leda al padre.

Testimonianze e interrogativi sulla morte di Mia Martini, dal suicidio alla malattia

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I funerali di Mia Martini

Subito dopo la Morte di Mia Martini si moltiplicarono le voci di un suo suicidio: l'artista aveva già provato a togliersi la vita nel 1969 dopo essere stata incarcerata per possesso e spaccio di stupefacenti, accusa dalla quale fu poi prosciolta. Allo stesso tempo si parlò delle condizioni di salute di Mimì, e tra le numerose testimonianze di amici e persone che avevano lavorato con lei, si fece riferimento ad una malattia i cui esiti evidentemente furono sottovalutati.

Ornella Vanoni in un'intervista al quotidiano Il Tempo dichiarò: "Conoscevo bene Mimì l'ho vista nascere, mollare, tornare a nascere quando ci eravamo incontrate l'ultima volta in autunno, mi aveva dato l'impressione di una donna disperata che faceva gran fatica a vivere".

Mario Luzzato Fegiz, intervistato da Giovanni Minoli, disse: "Lei aveva un fibroma all'utero e il dottore le disse che poteva prendere delle pillole per pochi mesi, solo per contenere il male, dopo di che avrebbe dovuto assolutamente operarsi. Lei invece aveva una terribile paura di questo intervento e continuò a prendere per mesi queste pillole. Io credo poco alla teoria del suicidio e dell'overdose di cocaina. Però anche lì, la fretta con cui è stata cremata la salma e gli esami tossicologici non fatti, non hanno fatto altro che fomentare questo piccolo giallo".

Anche Renato Zero parlò del fibroma e dei medicinali che la cantante stava assumendo: "Mimì stava assumendo dei farmaci per ritardare un intervento per il fibroma all'utero, temendo che l'operazione avrebbe potuto compromettere le sue abilità canore".

L'impresario e manager Nando Sepe raccontò "Anche durante le prove c'era qualcosa che non andava. Il manager della band diceva: 'Mimì è strana'. Si stancava subito". Dopo tre giorni di squilli a vuoto cominciò ad allarmarsi e poco dopo ricevette la drammatica notizia.

Loredana Bertè e le accuse al padre

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Mia Martini e Loredana Bertè

Loredana Berté raccontò la sua verità alla rivista Musica Leggera puntando il dito contro il padre. "Ho saputo che Mimì era andata due giorni dal padre, che non vedeva da 40 anni. Lui le ha dato un appartamento del cazzo, dove non c'era niente. C'era un materasso steso per terra e basta. Mimì si lamentava, diceva che quel posto faceva schifo e che non ci sarebbe rimasta. C'è stata in tutto tre giorni: uno da viva e due da morta, ma in quell'appartamento ce l'ha messa il padre, poteva tenersela lui... poi quando l'ho vista dentro la bara, era massacrata, piena di lividi". Loredana era convinta che a ridurre così la sorella era stato il padre.
"Magari Mimì si è fatta uno spinello, e lui è entrato e l'ha massacrata. Perché è sempre stato così: un padre padrone. A mia madre la prendeva a calci in culo, le dava il veleno".

Loredana poi accusò il padre di aver cremato il corpo della sorella troppo in fretta e disse di averlo affrontato al funerale di Mimì: "Io non lo vedevo da quando avevo 5 anni, e la prima cosa che gli ho detto è stata 'Che le hai fatto? L'hai ammazzata!'. E lui mi ha preso per i capelli. Renato Zero mi ha dovuto portare a Roma, per 6 mesi ho fatto delle siringhe, perché in testa avevo dei buchi grandi così, dove mi mancavano i capelli che gli erano rimasti in mano. Dai cazzotti che mi ha dato io sono cascata nella bara di Mimì, che era aperta".

Leda Bertè

Una foto di Mia Martini
Una foto di Mia Martini

La sorella maggiore delle Bertè ha sempre detto che nella morte di Mimì ci sono alcuni punti oscuri, dicendosi sicura che il suo non sia stato un suicidio per overdose di stupefacenti. Alla vigilia della messa in onda dello sceneggiato RAI Io sono Mia, Leda Bertè rilasciò un'intervista a Spy confermando i dubbi di Loredana: "io e Loredana abbiamo visto sul cadavere di nostra sorella dei lividi sia sulle braccia che sulle gambe. Il che fa pensare a una discussione piuttosto violenta con qualcuno, forse con nostro padre a cui si era riavvicinata? Lui è sempre stato violento. E poi perché, subito dopo i funerali, senza dire niente a nessuno, lui ha fatto cremare il corpo? Devono ancora darmi delle spiegazioni. È stata una morte avvolta nel mistero, ci sono troppi punti oscuri, anche se sono passati tanti anni credo sia giusto riparlarne".

Olivia Bertè

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Mia Martini in una foto degli anni '70

Chi ha sempre difeso il padre di Mia Martini è stata la sorella minore, Olivia Bertè. All'epoca dichiarò di essere stata l'ultima a sentire Mia due giorni prima della sua morte, la sorella le aveva detto di essere stanca per i concerti. L'artista poi aveva aggiunto di non preoccuparsi nel caso in cui non avesse risposto al telefono: "Ho sempre le cuffie sulla testa perché devo preparare il brano da presentare a Viva Napoli". Olivia ha sempre rifiutato l'idea che la sorella si sia suicidata definendo "stupendo" l'ultimo periodo della vita della sorella. Dopo le accuse di Loredana e Leda al padre Olivia dichiarò: "Mio padre non è un mostro, è una persona normale, parlano senza sapere, Mimì si era riavvicinata a mio padre nell'ultimo periodo, tanto da andare ad abitare vicino a lui. I rapporti tra loro erano intensi, di amicizia, anzi, di amore". L'anno scorso dopo un'intervista di Loredana a Verissimo Olivia scrisse sui social, rivolgendosi direttamente alla sorella: "perché continuare a raccontare cose non vere? Perché gettare ombre anziché fare luce? Perché non parlare dell'arte e delle tante cose belle e positive della nostra amata sorella e basta? - aggiungendo - Mimì, poche settimane prima che ci lasciasse, ha dovuto buttare giù l'ennesimo boccone amaro. Avevi dichiarato al TV RadioCorriere che tua sorella era morta e che non avresti più voluto vederla. Devo continuare? Non credo ti convenga... allora forse sarebbe meglio smettere le vesti della vedova inconsolabile e pensare esclusivamente al tuo percorso e non al suo...".