Melancholia ha perso la Palma d'oro a Cannes 2011 a causa delle dichiarazioni controverse di Lars von Trier

Melancholia di Lars von Trier aveva conquistato la giuria di Cannes 2011, ma le controverse dichiarazioni del regista impedirono la vittoria della Palma d'oro.

Melancholia, il film diretto da Lars von Trier, avrebbe dovuto conquistare la Palma d'oro al festival di Cannes 2011, ma ha perso il titolo a causa delle controverse dichiarazioni compiute dal regista durante la conferenza stampa.
A rivelarlo è un'intervista rilasciata dal regista Olivier Assayas che ha ricordato quanto accaduto tra i membri della giuria dell'importante evento cinematografico.

Tra le pagine di Liberation, Olivier Assayas ha ricordato quanto accaduto quando la giuria composta da Robert De Niro, Jude Law, Uma Thurman, Martina Gusman, Nansun Shi, Linn Ullmann, Mahamat-Saleh Haroun e Johnnie To ha dovuto assegnare i riconoscimenti ufficiali.
Il filmmaker ha spiegato che la maggioranza dei giurati era stata favorevolmente colpita da Melancholia, tuttavia il film risultato vincitore di quell'edizione è stato The Tree of Life di Terrence Malick.
Assayas ha spiegato che De Niro, presidente della giuria, non conosceva bene il cinema internazionale e lo scandalo della conferenza stampa durante la quale Lars von Trier ha pronunciato una battuta antisemita ha lasciato negativamente il segno.

Il regista francese ha sottolineato: "La mia posizione era che non ero coinvolto come giudice dal punto di vista morale e che Melancholia fosse un film magnifico. Ci sono state delle conseguenze, visto che era un serio contendente alla Palma d'oro".
Olivier Assayas ha proseguito: "All'inizio c'erano solo due persone, io e Jude Law, che pensavano che anche The Tree of Life di Terrence Malick potesse ottenere il premio più alto. Il motivo che gli altri membri della giuria si sono uniti alla nostra causa è perché avevano perso il proprio preferito".

La giuria assegnò comunque il premio come Miglior Attrice a Kristen Dunst dopo che von Trier è stato dichiarato "persona non grata con effetto immediato" per aver scherzato durante la conferenza stampa sostenendo che capiva Hitler e poteva in parte simpatizzare con il dittatore.