Grave lutto per Mel Gibson: a 101 anni è morto suo padre, Hutton Gibson, fanatico religioso e convinto antisemita. Il decesso sarebbe avvenuto circa un mese fa, l'11 maggio, ma nessuno dei familiari ne ha dato notizia, tanto che la stampa l'ha scoperto solo casualmente consultando un database californiano.
Hutton Gibson era noto per le proprie posizioni, a dir poco decise, sulla religione e sull'Olocausto. Cattolico ultraconservatore, fanatico, era balzato spesso agli onori delle cronache per le proprie posizioni nei confronti della Chiesa: aveva apostrofato Giovanni Paolo II come "baciatore del Corano" - arrivando perfino a negare la sua legittimità come pontefice -, definito il Concilio Vaticano II come un "complotto massonico appoggiato dagli ebrei".
Nel 1968 si era trasferito dagli Stati Uniti in Australia, con famiglia al seguito, per entrare a far parte di un gruppo conservatore, da cui era stato poi espulso. Meno di dieci anni dopo aveva fondato una propria setta, l'Alleanza per la tradizione cattolica, diffondendo le proprie idee dogmatiche attraverso una newsletter e una serie di libri.
Già famoso - e conosciuto con l'appellativo ironico di "Papa Gibson" - in ambienti di nicchia, la sua popolarità era esplosa quando il sesto dei suoi 11 figli, Mel Gibson, era diventato una star di Hollywood.
Il momento di massimo "splendore" mediatico per Hutton Gibson era però arrivato solo nei primi anni 2000. Tra il 2003 e il 2004, durante la produzione de La passione di Cristo, aveva rilasciato una serie di interviste fonte di non pochi problemi per suo figlio e per la promozione del film: era arrivato a negare l'Olocausto, definendolo "per la maggior parte un'invenzione".