Martin Scorsese ha rivelato che aveva quasi deciso di smettere di dirigere film dopo le riprese di The Aviator, film la cui produzione è stata segnata da molti problemi con i produttori.
In una recente intervista, il regista ha infatti spiegato come abbia avuto più di una difficoltà con gli studios hollywoodiani, situazione che ha poi portato alla realizzazione di The Irishman grazie al sostegno di Netflix.
Martin Scorsese, intervistato dal The New York Times, ha infatti spiegato: "Mi sono ritrovato inevitabilmente a scontrarmi con i produttori degli studios che volevano delle durate più brevi per i miei film dopo Casinò. La situazione è poi peggiorata con The Aviator, prodotto e distribuito dalla Warner Bros: "Le ultime due settimane del montaggio e del mix ho detto che se dovevo continuare a realizzare film in questo modo non lo avrei più fatto".
Scorsese ha spiegato: "Si tratta quasi come se ci si trovasse in un bunker e stai sparando in tutte le direzioni. Inizi a capire che non stai più parlando la stessa lingua".
Poter ottenere finanziamenti in modo indipendente ha quindi permesso al filmmaker di mantenere il controllo sui suoi progetti, come accaduto nel caso di The Irishman - tra i i possibili candidati agli Oscar 2020 - con Netflix che gli ha dato una libertà totale, situazione che si ripeterà anche con Killers of the Flower Moon.