Big Eyes: la pittrice Margaret Keane morta a 94 anni

La pittrice Margaret Keane, la cui storia è stata raccontata da Tim Burton in Big Eyes, è morta il 26 giugno 2022 a 94 anni.

La pittrice Margaret Keane, la cui storia è stata raccontata da Tim Burton nel film Big Eyes, del 2014, è morta il 26 giugno 2022 nella sua casa di Napa, in California, all'età di 94 anni.

Keane, il cui marito si era preso il merito del suo lavoro prima di perdere una combattuta battaglia legale, è morta domenica nella sua casa di Napa, in California. La sua morte è stata confermata alla CNN da Robert Brown, direttore esecutivo della sua galleria, Keane Eyes.

Nata a Nashville, nel Tennessee, nel 1927, Margaret Keane si iscrisse a corsi d'arte all'età di 10 anni. Dopo aver frequentato la Traphagen School of Fashion, una scuola di arte e design a New York City, sviluppò il suo stile distintivo: rappresentazioni malinconiche di donne da cartone animato, bambini e animali caratterizzati da enormi occhi.

"Stavo dipingendo i miei sentimenti interiori", ha detto al New York Times nel 1992. "Ero molto triste e molto confusa sul motivo per cui ci fosse così tanta tristezza nel mondo e perché Dio ha permesso la malvagità".

Nel 1955 sposò l'agente immobiliare Walter Keane, che si offrì di vendere i suoi dipinti spacciandoli di nascosto per propri. Fu solo dopo averlo accompagnato in un nightclub di San Francisco, dove vendeva spesso il suo lavoro, che la donna scoprì l'inganno.

"Mi teneva seduta in un angolo", ha ricordato Keane al Guardian nel 2014, "ed era laggiù, a parlare, a vendere dipinti, quando qualcuno si è avvicinato a me e ha detto: 'Dipingi anche tu?' E all'improvviso ho capito 'Si sta prendendo il merito dei miei dipinti?'"

Big Eyes, la storia vera che ha ispirato il film di Tim Burton

Alla fine Keane ha accettato di continuare l'accordo e suo marito ha avuto un notevole successo commerciale. I dipinti furono ampiamente venduti negli anni '60, non solo come tele e stampe, ma riprodotti anche su piatti, cartoline e tazze. Le opere hanno diviso il mondo dell'arte. Ma mentre alcuni critici li hanno liquidati come cliché ed eccessivamente kitsch, sono stati anche elogiati da artisti del calibro di Andy Warhol.

"Penso che quello che ha fatto Keane sia fantastico", ha detto una volta l'artista pop alla rivista Life, in una citazione che ha aperto il film di Tim Burton. "Se fosse brutto, a così tante persone non piacerebbe".

Dopo aver divorziato da Walter nel 1965, Margaret Keane si trasferì dalla California alle Hawaii e iniziò a prendersi pubblicamente il merito del suo lavoro. Quando il suo ex marito respinse l'affermazione, lei organizzò una celebre sfida di pittura a Union Square, San Francisco, anche se poi rifiutò di esibirsi. Nel 1986, gli è stato nuovamente chiesto di dimostrare di poter ricreare lo stile distintivo dei dipinti, questa volta davanti a una giuria. Keane aveva citato in giudizio l'ex marito (e USA Today) per diffamazione in un tribunale di Honolulu, dopo che lui aveva continuato a rivendicare il merito dei lavori. Il giudice ha sfidato sia Keane che il suo ex marito a dipingere un bambino con gli occhi grandi, anche se quest'ultimo ha declinato l'invito citando un infortunio alla spalla. La pittrice ha completato un dipinto per la corte in meno di un'ora dimostrando di essere l'autrice dei quadri e ottenendo 4 milioni di dollari di risarcimento. Cifra che non ha mai riscosso.

"Non mi importava dei soldi", ha dichiarato in seguito come riportato dal libro Citizen Keane, dedicato allo scandalo dei dipinti. "Volevo solo dimostrare che ho realizzato io i dipinti."

Larry Karaszewski, co-autore di Big Eyes, ha reso omaggio a Margaret Keane su Twitter dicendosi grato di aver trascorso "così tanto tempo a conoscere il suo bellissimo spirito":

"Ci sono voluti dieci anni per portare Big Eyes sullo schermo. Voleva che il mondo sapesse la verità sulla sua vita e sulla sua arte".