Reduce dal successo planetario del primo film uscito nel 1990, Mamma, ho perso l'aereo, Chris Columbus due anni dopo portò sul grande schermo il secondo capitolo, Mamma, ho riperso l'aereo - Mi sono smarrito a New York, con Macaulay Culkinnuovamente nei panni di Kevin McCallister.
Se nel primo film il bambino viene dimenticato da solo a casa, nel secondo capitolo Kevin riesce a partire ma sbaglia aereo; invece di aggregarsi alla famiglia in partenza per Miami, s'imbarca per un volo in direzione New York. Nella Grande Mela Kevin alloggia al lussuoso Plaza Hotel, 'l'albergo più eccitante di New York'.
Il cameo di Donald Trump
All'epoca delle riprese il Plaza Hotel era di proprietà del futuro presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, che lo acquistò nel 1988 per 407,5 milioni di dollari. La produzione chiese il permesso di realizzare alcune riprese all'interno della hall ma Trump in cambio chiese di partecipare al film con un cameo.
"Come la maggior parte dei luoghi a New York City, paghi semplicemente una tariffa e ti è permesso di girare in quel luogo" ha dichiarato Chris Columbus a Business Insider "Abbiamo contattato il Plaza Hotel, di proprietà di Trump all'epoca, perché volevamo girare nella hall. Non potevamo ricostruire il Plaza in un set cinematografico. Trump disse ok. Abbiamo pagato la tariffa ma disse anche:'L'unico modo in cui potete usare il Plaza è che io sia nel film'".
Inizialmente, Columbus e il suo team volevano tagliare il cameo di Donald Trump nel montaggio finale ma poi si decise di includerlo nel final cut:"Abbiamo accettato di inserirlo nel film, e quando l'abbiamo proiettato per la prima volta è successa la cosa più strana: la gente ha applaudito quando Trump è apparso sullo schermo. Quindi, dissi al mio montatore: lascialo nel film, è un momento per il pubblico'. Ma lui si è realmente imposto nel film".
Donald Trump appare in una scena per pochi secondi, quando Kevin entra per la prima volta al Plaza Hotel e chiede proprio a Trump dove si trovi la reception.