Madame Web, il tema della soundtrack sarebbe un plagio del videogame di Spider-Man?

Un utente ha messo a confronto i temi delle due colonne sonore e le somiglianze sono evidenti

Madame Web, il tema della soundtrack sarebbe un plagio del videogame di Spider-Man?

Madame Web è uno degli incassi peggiori di sempre per il mondo dei cinecomic e anche uno dei meno apprezzati dalla critica, tanto che si potrebbe già inserire nell'elenco dei peggiori film dell'anno. A tutto ciò si aggiunge la segnalazione di un utente che ha messo a confronto il tema della soundtrack con quello del videogame Spider-Man.

La colonna sonora di Madame Web è opera di Johan Söderqvist, ma le somiglianze con il tema di Spider-Man, videogame uscito nel 2018, che ha le musiche scritte da John Paesano, sono stranamente evidenti. A un ascolto la somiglianza è incredibile, tanto da far pensare a un rimaneggiamento dello stesso tema da parte di Sony, che detiene i diritti di entrambi. Potete ascoltarli entrambi di seguito:

Madame Web è slegato dagli altri film Marvel della Sony

Recentemente, il produttore della pellicola ha motivato la scelta di rendere Madame Web un film standalone e quindi slegato dall'universo di Spider-Man della Sony:

Bob Marley - One Love supera le aspettative e batte Madame Web al box office USA

"Prima che io venissi coinvolto c'era una sceneggiatura, e anche prima che S.J. venisse coinvolta. Entrambi abbiamo visto il vantaggio di non avere il peso dell'attaccamento a tutte le altre cose che sono state realizzate. Sarebbe stato sciocco pensare di non rendergli omaggio e riconoscerlo, cosa che facciamo, ma questo ci ha permesso di raccontare una storia pura, credo. E così, per entrambi, questo ci ha permesso di entrare in ciò che amo del viaggio di Dakota. Non è semplicemente 'Beh, mi alzerò e diventerò l'eroina'. È: 'Sono segnata. Non voglio legami. Non voglio assolutamente avere la responsabilità di queste tre persone. Che diavolo mi sta succedendo? Sto impazzendo'. E poi: 'Cosa faccio ora che sono in questa situazione?'. Quindi, per me, toglierci da quell'obbligo, in un certo senso, è stato molto liberatorio e ci ha permesso di raccontare una storia più complessa per la nostra l'eroina".