Ieri è stata divulgata la notizia che una nuova controversia ha coinvolto due ex concorrenti del reality show di Alfonso Signorini: Manuel Bortuzzo e Lulù Selassié, ex coppia formatasi durante la sesta edizione del Grande Fratello Vip. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il nuotatore avrebbe sporto denuncia nei confronti della Selassié per stalking, minacce e presunte aggressioni.
La difesa di Lulù Selassié: nessuna ammissione di colpa
L'avvocato Edoardo Albertario, legale della ragazza di origini etiope, è intervenuto per difendere la posizione della sua assistita. In un'intervista rilasciata a Il Messaggero, ha dichiarato: "Non vi è stata alcuna ammissione di responsabilità. La mia assistita si dichiara innocente e la verità processuale emergerà nelle sedi opportune. Alcuni messaggi inviati da Manuel avrebbero tratto in inganno Lulù, facendole credere che il sentimento tra loro non fosse del tutto svanito."
L'avvocato, contattato da Il Tempio delle News, ha inoltre espresso preoccupazione per la diffusione di atti riservati provenienti dalla Procura della Repubblica e dall'Ufficio GIP di Roma, definendo tale fuga di notizie "scandalosa dal punto di vista giuridico e morale", aggiungendo: "preme sottolineare che negli articoli usciti sulle testate di oggi sono state scritte delle inesattezze, se non addirittura delle falsità, che nuocciono gravemente alla reputazione della Selassiè".
Le parole del padre e del coach di Manuel
Mentre Lulù si proclama innocente, l'olimpionico ha preferito non commentare direttamente l'accaduto. Franco Bortuzzo, padre di Manuel ha dichiarato al quotidiano romano "La giustizia farà il suo corso. Mio figlio si trova alle Seychelles e sta meglio." Anche il coach del giovane atleta, Francesco Bonanni, ha raccontato come questa situazione abbia avuto ripercussioni sullo stato d'animo del nuotatore.
"Manuel è andato in difficoltà. Questa vicenda lo ha destabilizzato, influendo anche sulle sue performance sportive. Era rammaricato di non essere riuscito a dare il meglio di sé agli Europei.", ha detto l'allenatore. Il caso ha scatenato un acceso dibattito sui social, con opinioni contrastanti. Da un lato, i sostenitori di Bortuzzo esprimono solidarietà per quanto vissuto dall'atleta.
Dall'altro, i fan di Lulù difendono la giovane, considerandola vittima di una macchinazione della famiglia del nuotatore. Il legale della Selassié ha lanciato un appello alla stampa: "Chiediamo che si metta fine immediatamente a questa macchina del fango, che non giova a nessuno e rischia di provocare danni morali e non, di grave portata."