È il regista Luca Guadagnino l'ospite del nuovo appuntamento di Stories, il ciclo di interviste dedicate al mondo dello spettacolo di Sky TG24. Intervistato da Denise Negri in Luca Guadagnino - La forma del Cinema, in onda stasera su Sky TG24 alle 21, anche su Sky Arte domenica 11 ottobre alle 19.30 e disponibile On Demand, il regista racconta la sua visione del cinema, aneddoti di vita e l'esperienza di aver realizzato la sua prima serie tv.
Guadagnino infatti è lo showrunner, regista, sceneggiatore e produttore esecutivo di We Are Who We Are, una serie Sky Original, coprodotta da Sky e HBO, dal 9 ottobre su Sky Atlantic, in streaming su NOW TV e disponibile On Demand. L'intervista sarà l'occasione per scoprire come è stato lavorare a quello che Guadagnino considera quasi "un film in otto atti", ma anche per parlare del lavoro, i pensieri e i ricordi del regista. Tra le domande, anche cosa lo stimoli da un lato e lo spaventi dall'altro alla partenza di ogni nuovo progetto. "Mi spaventa passare molto tempo fuori da casa - ha risposto Luca Guadagnino - e spendere molto tempo su un set cinematografico con più di 50 persone al giorno che ti fanno mille domande, e dover rispondere a queste domande."

"Mi spaventa l'entropia insita in ogni espressione della natura umana, per la quale rischiamo che ciò che stiamo facendo venga abbandonato a se stesso, all'entropia della sciatteria, della banalità, della mancanza di cura. Per me fare cinema è sempre una lotta corpo a corpo con l'entropia e con il desiderio di non fare cinema. Marco Melani diceva che si può fare il cinema, ma si può anche non fare. Io la penso come lui, purtroppo - conclude ridendo - non sono ancora arrivato al punto in cui 'melaniamente' posso dire: 'non facciamolo!'"