Lotta Continua, prodotto da Verdiana Bixio per Publispei con Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Documentari e Rai Play, sarà disponibile in esclusiva su RaiPlay, nella versione docu-serie in quattro puntate, a partire dal 4 dicembre.
Il documentario presentato in anteprima al Torino Film Festival nella sezione Fuori Concorso / Dei conflitti e delle idee, andrà in onda in prima serata il 13 gennaio 2023 su Rai 3. Liberamente ispirata al libro "I ragazzi che volevano fare la rivoluzione" di Aldo Cazzullo, la docu-serie ripercorre la storia del gruppo politico "Lotta Continua" a partire dall'incontro tra il movimento studentesco e quello operaio, avvenuto fuori dai cancelli della FIAT di Mirafiori, passando per la strage di Piazza Fontana, la morte dell'Anarchico Pinelli e l'assassinio del Commissario Calabresi, fino al congresso Nazionale di Rimini, che sancisce lo scioglimento del movimento.
Con la regia di Tony Saccucci (Nastro d'argento per La Prima Donna e menzione speciale Nastro D'Argento Doc per Il Pugile del Duce), la docuserie, in 4 parti, è scritta da Andrea De Martino, Eleonora Orlandi e Tony Saccucci. Il produttore esecutivo è Leonardo Baraldi, coordinamento editoriale Publispei, Claudio Cesaroni, responsabile editoriale Rai Documentari, Fabio Mancini.
Sul finire degli anni '60, mentre la rivoluzione anti sistema accomuna i giovani di tutto il mondo, in Italia nasce un gruppo rivoluzionario particolarmente interessante per capacità di aggregazione, aggressività politica e personalità dei dirigenti. La scintilla scocca appunto a Torino, dall'incontro tra gli operai di Mirafiori e gli esponenti del movimento studentesco. Il gruppo non ha ancora un nome. Lo prenderà dall'intestazione dei primi volantini distribuiti ai cancelli della fabbrica: "La lotta continua".
La serie racconta anche le storie, i valori, i sentimenti ed i ricordi di alcuni di quei ragazzi. Dopo lo scioglimento del movimento, alcuni di loro sono diventati politici, giornalisti, manager. Sono quelli di cui conosciamo i visi e riconosciamo la voce. Altri hanno preferito continuare la lotta attraverso forme più violente e drammatiche, ma la maggior parte ha semplicemente abbandonato l'attività politica. Il capo di tutti, l'uomo che fondò e sciolse 'Lotta Continua', il ragazzo che conquistò gli intellettuali e sedusse una generazione, Adriano Sofri, ha scontato 15 anni di carcere per un omicidio per il quale si è sempre dichiarato innocente.