Mentre la giuria ufficiale ha deliberato assegnando la vittoria a From What Is Before di Lav Diaz, nel frattempo sono stati consegnati i premi della critica indipendente presente a Locarno, i celebri Boccalini d'oro. Quest'anno il premio è stato dedicato a Roman Polanski in aperta polemica con le ingerenze della politica ticinese che ha spinto il regista a disertare il festival di Locarno. Ecco di seguito i riconoscimenti che, in molti casi, hanno premiato pellicole apprezzate anche dalla giuria ufficiale del Concorso internazionale.
Premio Per il Miglior Film
a Horse Money di Pedro Costa
Con una fotografia ricercata e dai forti richiami al "Cinema marginal" di Júlio Bressane, con il gusto per il particolare che emerge dal chiaroscuro della vita, ha realizzato un film capace di raccontarci in forma poetica la storia politica degli immigrati capoverdiani arrivati a Lisbona con la vittoria della Rivoluzione dei Garofani e traditi, come i portoghesi, dalla sua svolta moderata. Cavalo Dinheiro ci insegna come il cinema sia al contempo emozione e impegno.
Premio Per la Miglior Regia
a Paul Vecchiali per White Nights On The Pier
Maestro, nel senso profondo della parola, di un'arte troppo prostituita al commercio, ne reclama la bellezza e la libertà, anche in questo film ispirato all'enunciato dostoevskiano che già aveva attratto Bresson e Visconti.
Premio Per la Miglior Attrice
a Hazel Orencio per From What Is Before di Lav Diaz
Attrice e co-regista di un film epico nel suo dire della fatica dell'essere umano in un mondo che cancella volentieri il sentimento di umanità, Hazel Orencio dà vita a una recita superba e commovente che sostiene il peso della poesia dell'autore, illuminandolo.
Premio Per la Miglior Sezione del Festival
alla RETROSPETTIVA TITANUS di Sergio M. Germani e Roberto Turigliatto
I curatori della Retrospettiva Titanus Sergio Germani e Roberto Turigliatto, con rigore filologico, accurata ricostruzione e alcune scelte coraggiose hanno restituito la genialità produttiva, la statura culturale e la lungimiranza commerciale di un produttore come Goffredo Lombardo che con la Titanus ha scritto un bel pezzo della storia del cinema italiano.