Liam Neeson: "Sul set di Sette minuti dopo la mezzanotte mi sentivo ridicolo"

L'attore ha svelato qualche curiosità relativa alle riprese del film diretto da Juan Antonio Bayona tratto dal romanzo di Patrick Ness.

A Monster Calls: Lewis MacDougall in una scena del film
A Monster Calls: Lewis MacDougall in una scena del film

Liam Neeson è uno degli interpreti del film A Monster Calls, l'adattamento del romanzo scritto da Patrick Ness diretto da Juan Antonio Bayona.
Il ruolo affidato all'attore è quello del Mostro che il giovane protagonista Conor (Lewis MacDougall) chiama per ottenere un aiuto durante una situazione difficile.

Neeson ha ora svelato che si è sentito molto a disagio durante le riprese perché doveva fingere di essere incredibilmente alto ed era circondato da circa 70 telecamere per permettere l'utilizzo degli effetti speciali in post produzione: "Sei nel mezzo. E indossi una tuta con palline da ping pong attaccate al corpo. E' completamente ridicolo. E sono tutte collegate a sensori e i nerd del computer ti danno un trucco digitale o come lo chiamano loro. E in ogni caso tu stai recitando".

Nonostante il film preveda molte sequenze in cui la creatura è insieme a Conor, Liam e Lewis hanno girato in luoghi separati e Neeson aveva accanto un pupazzo o un burattino per mantenere le proporzioni necessarie. Per trovare la giusta voce del Mostro, inoltre, l'attore ha studiato il suo aspetto fisico: "Mi ha aiutato molto perché sembrava qualcuno che aveva appena sbattuto la faccia contro un albero. E ho pensato 'Beh, il suo naso si è spezzato quindi quello influenza la sua respirazione e la sua voce in qualche modo'. E altri dettagli simili".

Liam Neeson ha inoltre realizzato un video in cui legge il primo capitolo del romanzo di Ness: