L'esorciccio piomba stasera su Cine34 alle 21:15 con i suoi amuleti, le sue maledizioni e tutta la sua dose di puro divertimento. Nel 1975, a due anni dall'arrivo in sala de L'Esorcista di William Friedkin, Ciccio Ingrassia immagina una parodia di quell'horror (e un po' di tutto il genere).
É così che nasce L'esorciccio, film diretto e interpretato dallo stesso Ciccio Ingrassia, che trova qui, dopo i dissapori con il socio storico, Franco Franchi, un'indispensabile spalla comica in Lino Banfi, nella parte di Pasqualino Abate.
Durante degli scavi archeologici in Iran l'Esorciccio scopre un amuleto, che ha il potere di rendere diabolico chiunque ne venga in possesso. E tocca in sorte a un ragazzino, figlio del sindaco, che, preso da smania erotica, assale un gran numero di fanciulle. Dopo numerosi, grotteschi episodi arriva finalmente uno stregone, l'esorciccio che, con il compito di liberare il ragazzino dall'influsso malefico dell'amuleto, lo inghiotte e finisce agli inferi.
Diventato a suo modo un vero e proprio cult della commedia italiana di serie B, L'esorciccio uno dei tre film che il professore Guidobaldo Maria Riccardelli è costretto a guardare, ne Il secondo tragico Fantozzi, dopo la distruzione della sua copia de La corazzata Kotiomkin.