Quentin Tarantino ama la violenza grafica e le scene eccessive. tanto eccessive da costringere perfino un maestro dell'horror come Wes Craven a lasciare la sala cinematografica durante la proiezione de Le iene per via di una particolare sequenza troppo distrurbante.
Attraverso i dialoghi delle cosiddette iene - tra cui Steve Buscemi, Tim Roth e Harvey Keitel - il film di Tarantino racconta il prima e il dopo di una rapina, mentre i personaggi devono fare i conti con le conseguenze del crimine. L'instabilità del personaggio di Mr. Blonde (Michael Madsen)ha reso la visione de Le iene impossibile perfino per Wes Craven.
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La scena della tortura
Dopo l'arrivo di Eddie (Chris Penn), Mr. Blonde viene lasciato solo con un Mr. Orange morente e un agente di polizia che aveva rapito in precedenza. Sulle note di Stuck in the Middle With You, Blonde balla diretto verso l'ufficiale prima di tagliargli l'orecchio. La maggior parte delle torture fisiche avvengono fuori dallo schermo, con la telecamera che compie una panoramica sul soffitto quando Blonde recide l'orecchio. Tuttavia, è il modo in cui Madsen canta con calma alla radio con tale distacco in contrasto con il volto insanguinato e spaventato dell'ufficiale che rende la scena così difficile da digerire. La disinvoltura di Mr. Blonde risulta particolarmente disturbante. L'intera scena inizia addirittura con Blonde che spiega che non gli interessa davvero ottenere informazioni dall'ufficiale. Dall'inizio, non c'è speranza per l'ufficiale e questa disperazione è ciò che rende la scena così inquietante.
La risposta alla scena della tortura non è tardata ad arrivare. Di fronte allo shock di Quentin Tarantino, molti spettatori si sono alzati e hanno lasciato la sala durante le proiezioni test. La scena si è ripetuta al festival spagnolo dell'horror Sitges, dove cinque spettatori, tra cui Wes Craven, non hanno sopportato la scena della tortura tanto da abbandonare la sala di fronte all'incredulo regista. Come ha rivelato in seguito Tarantino, perfino Harvey Weinstein voleva tagliare la scena della tortura, cosa che per fortuna non avvenne.