Secondo quanto riferito, Greta Gerwig sarebbe delusa dalla politica distributiva di Netflix, che avrebbe scelto di non far uscire al cinema il suo reboot de Le cronache di Narnia. Secondo la newsletter What I'm Hearing di Matthew Belloni, la pluripremiata regista di Barbie avrebbe espresso il suo punto di vista agli executives dello streamer che però sembrerebbero fermi sulla propria posizione.
La saga letteraria fantasy di Narnia, firmata da C.S. Lewis, è stata adattata numerose volte per il piccolo e grande schermo a cominciare da The Lion, the Witch and the Wardrobe del 1967 con Liz Crowther, Jack Woolgar, Zuleika Robson ed Elizabeth Wallace, prodotto da ABC Weekend TV. Nel 2005, il franchise ha ottenuto il suo primo adattamento cinematografico ad alto budget con una nuova rivisitazione del primo romanzo, seguita da Le Cronache di Narnia: Il principe Caspian (2008) e Le cronache di Narnia - Il viaggio del veliero del 2010, ultimo capitolo della saga.
Greta Gerwig abbandonerà l'adattamento?
A marzo, William Moseley, interprete di Peter Pevensie in tutti e tre i lungometraggi de Le cronache di Narnia, ha rivelato il suo disappunto per la direzione che prenderà il franchise. Quando gli è stato chiesto se pensava che Netflix gli avrebbe offerto un ruolo nel reboot, Moseley ha risposto: "Non credo che lo faranno. Non credo che verrò chiamato in Narnia di Netflix perché vogliono un reboot totale. Io non faccio più parte di quel mondo." Moseley ha aggiunto che non far più parte del franchise "a volte mi rende triste perché amo il mondo di Narnia e ne sono parte. È come se fossi in Star Wars e potessi vedere com'erano gli Stormtrooper."
Saoirse Ronan entra nel cast di Narnia di Greta Gerwig
Greta Gerwig sapeva che il suo reboot sarebbe stato destinato allo streamning fin dal momento in cui ha firmato il contratto con Netflix. L'attrice, qualche tempo, si era detta "terrorizzata all'idea di accostarsi a un materiale tanto famoso. Quando sono spaventata, è sempre un buon segno. Forse quando smetterò di avere paura sarà il momento di dire 'Ok, forse questo progetto non devo farlo'".