Daniele Luchetti, regista de L'amica geniale 3, ha parlato della crescita delle due protagoniste della serie TV, paragonando Lenù a Monica Vitti e raccontando la lotta di Lila per sopravvivere.
Ad un anno di distanza dalla fine di Storia del nuovo cognome, la seconda stagione de L'amica geniale, i fan della serie TV si chiedono quando potranno godersi i nuovi episodi di uno dei maggiori fenomeni televisivi degli ultimi anni. Daniele Luchetti, il regista che prenderà in mano le redini dello show al posto di Saverio Costanzo, ha approfittato di una lunga intervista rilasciata questa settimana a Variety per parlare di Storia di chi fugge e di chi resta, la terza stagione della serie che si baserà sull'omonimo romanzo di Elena Ferrante. Per quanto riguarda la data di uscita, Luchetti non si è sbilanciato ed ha semplicemente detto che le riprese degli episodi finiranno a settembre, per cui si potrebbe pensare ad un rilascio nella prima metà del 2022.
In attesa di ritrovare Elena (Lenù) e Raffaella (Lila) sul piccolo schermo, il regista di Lacci ha descritto la crescita delle due giovani donne che tanto hanno fatto appassionare il pubblico della Rai e di HBO. "Le due protagoniste hanno percorsi abbastanza diversi", ha dichiarato Luchetti a Variety, entrando poi nello specifico: "Elena è una persona il cui demone è la ricerca del suo talento. Non sa se ha talento, ma sta cercando la sua identità e si chiede: 'Sono una vera scrittrice?'. Il personaggio di Elena si svolge all'interno di un dramma o di una commedia borghese. Ha l'inquietudine di un certo tipo di cinema italiano degli anni Settanta, che ricorda Monica Vitti di quegli anni, di personaggi che si interrogano su un'identità femminile ancora incerta".
Il regista italiano ha poi spostato l'attenzione sull'altra protagonista de L'amica geniale, Raffaella: "Lila, invece, è un personaggio che sta ancora lottando per la sopravvivenza. Quindi i riferimenti per lei sono un tipo di cinema italiano degli anni '70 e anche americano che amo, film realizzati per un pubblico adulto con un tono sfacciato e aggressivo quando si tratta di Lila, e un tono più morbido, più borghese ed anche introspettivo quando si tratta di Elena che è meditativa, cosa che facciamo con la voce fuori campo, vive storie d'amore. I suoi dilemmi sono interni. Lila invece è completamente proiettata verso l'esterno. Sta lottando per la sopravvivenza, combatte contro le molestie, lotta contro i salari bassi, lotta per la sua dignità materiale. A volte, questi due personaggi si scontrano e questo è quando è al 100% 'amica geniale'".
Infine, Daniele Luchetti ha commentato le polemiche accesesi nel momento in cui per L'Amica Geniale 3 sono state confermate le due attrici principali della serie, Margherita Mazzucco e Gaia Girace, considerate troppo giovani per risultare credibili nella versione più adulta di Elena e Raffaella. "Abbiamo scelto di mantenere lo stesso cast. Prima di tutto, era importante restare con gli stessi personaggi, dal punto di vista fisico. Ma anche gli attori, in quanto interpreti, sono cresciuti. C'è una maturità visibile nelle loro espressioni, nei loro atteggiamenti. Abbiamo valorizzato questo meraviglioso arricchimento che portano Gaia e Margherita, e anche altri personaggi. Non è una soluzione di riserva. Dà più profondità. Li vediamo crescere dal vivo sullo schermo", ha quindi concluso il regista.