Colori pastellati, inquadrature frontali e recitazione statiche sono i marchi di fabbrica dello stile di Wes Anderson che non si smentisce neppure con La Trama Fenicia, presentato in anteprima in concorso al Festival di Cannes 2025 e da oggi, 28 maggio, al cinema con Universal Pictures.
Come da tradizione, il cast della vivace pellicola riunisce alcune delle star più amate di Hollywood, e molti fedeli collaboratori di Wes Anderson. A guidare l'ensemble è Benicio del Toro, affiancato da Mia Threapleton, Tom Hanks, Bryan Cranston, Mathieu Amalric, Richard Ayoade, Jeffrey Wright, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Rupert Friend, Hope Davis e dai nuovi arrivi Michael Cera e Riz Ahmed. Del Toro interpreta Zsa-zsa Korda, uno degli uomini più ricchi d'Europa, Mia Threapleton è sua figlia e suora, Suor Liesl, mentre Michael Cera interpreta il tutore Bjorn Lund.

Di cosa parla La Trama Fenicia
Scritto da Wes Anderson insieme al fedele collaboratore Roman Coppola, ne La Trama Fenicia il ricco uomo d'affari Zsa-zsa Korda, che ha costruito il suo patrimonio attraverso pratiche discutibili, nomina la sua sola figlia, una suora, unica erede del suo patrimonio. Mentre Korda intraprende una nuova impresa, i due diventano presto il bersaglio di intriganti magnati, terroristi stranieri e feroci assassini.

Parlando della genesi del film, Wes Anderson ha spiegato all'Hollywood Reporter: "Ho avuto un'idea che ho proposto a Benicio a Cannes quando abbiamo presentato The French Dispatch. Non sapevo bene di cosa si trattasse, ma avevo l'immagine di Benicio nei panni di un magnate europeo, come in un film di Antonioni. Riuscivo a immaginarmelo; riuscivo a vedere lui e i suoi occhiali da sole. Ma una delle principali ispirazioni - insieme a una manciata di veri uomini d'affari europei - è il padre di mia moglie Fouad Malouf. È libanese, era una figura straordinariamente grande e lo adoravo. La cosa che lo rendeva speciale era che era una persona saggia e molto intelligente, ma anche un po' inquietante. Era sempre bello entrare in un ristorante con lui perché tutto veniva curato immediatamente. Ci sono molti dettagli di questo personaggio che lo riconducono a lui".
Anderson ribadisce che il film non sarebbe esistito senza Benicio Del Toro: "Ho ingaggiato Benicio in The French Dispatch perché erano anni che volevo lavorare con lui. Sia Benicio che Jeffrey Wright erano sulla mia lista dei desideri e le parti che gli ho affidato erano scritte per loro. Stavolta non ho pensato a nessun altro. Magari se Anthony Quinn fosse stato disponibile, forse lo avrei preso in considerazione, ma credo che sia morto da 25 anni. Orson Welles avrebbe potuto interpretare questo ruolo, e anche Toshiro Mifune, ma non parlava inglese".