La Torre Nera, Mike Flanagan vorrebbe dirigere un nuovo adattamento: "è il mio Santo Graal"

Mile Flanagan, regista di Doctor Sleep, sogna un nuovo adattamento de La Torre Nera, la serie di romanzi di Stephen King, che definisce come il suo Santo Graal.

Dopo Il gioco di Gerald e Doctor Sleep, il regista Mike Flanagan sogna di dirigere un nuovo adattamento de La Torre Nera, la serie di otto romanzi firmati da Stephen King che lui definisce come il suo Santo Graal.

Un anno dopo l'uscita di Doctor Sleep, il regista Mike Flanagan è intervenuto durante un panel del Fantasia International Film Festival in compagnia di Mick Garris ed ha raccontato il suo rapporto con l'universo letterario di Stephen King. Flanagan non è infatti nuovo ad adattamenti legati alle opere del maestro del brivido: prima di portare sul grande schermo il sequel di The Shining, infatti, il regista statunitense aveva già diretto Il gioco di Gerald (Gerald's Game), rilasciato su Netflix nel 2017.

Il gioco di Gerald: un momento del film
Il gioco di Gerald: un momento del film

Ed ora, della serie "non c'è due senza tre", Flanagan non nasconde di voler tornare ancora una volta ad approfondire lo sconfinato mondo di King. In particolare, il regista ha fatto riferimento a La Torre Nera, la serie di otto romanzi che racconta di un "pistolero" e del suo pellegrinaggio verso questa fantomatica torre che ha valenza sia fisica che metaforica. L'ha definito come il suo "Santo Graal" poiché ad essere ambiziosa non è soltanto la sua storia avvincente ma anche la scelta di ricollegare la serie ad altri romanzi di Stephen King. Questo aspetto lo rende un terreno estremamente fertile che permetterebbe di poter attingere ad un impressionante catalogo di racconti.

"Ho la risposta che avrà la maggior parte dei fan di Stephen King" ha dichiarato Flanagan. "La Torre Nera sarà per sempre la storia che vorrei poter raccontare. Quello sarebbe il Santo Graal. Voglio dire, parliamo di un adattamento che sarebbe una vera e propria sfida. Tante persone di grande talento hanno versato così tanto tempo e cuore e anima e sangue, sudore e lacrime cercando di risolverlo".

Mike Flanagan definisce l'adattamento de La Torre Nera come una "grande sfida" e, a tal proposito, risulta impossibile non riportare alla mente il film del 2017 diretto da Nikolaj Arcel. Nonostante la presenza di due attori celebri e amati come Idris Elba e Matthew McConaughey, l'opera è stata bocciata sia dalla critica che dal pubblico. Amazon, invece, aveva pensato di adattare gli otto romanzi attraverso una serie tv ma ha rinunciato quasi subito al progetto, a testimonianza di quanto non sia semplice rendere giustizia, attraverso lo schermo, ad una narrazione così densa. Più in generale, la difficoltà di adattamento riguarda un po' tutto l'universo di Stephen King, come è emerso anche con l'uscita di Doctor Sleep: essendo il sequel di The Shining, ci si aspettava un successo al botteghino che invece non è arrivato, nonostante il film sia stato accolto positivamente dalla critica.

"Per me me La Torre Nera sarebbe l'adattamento giusto. Non so come potrebbe o se potrebbe effettivamente accadere" ha confessato il regista. "I precedenti però sono scoraggianti, anche solo per pensare di fare i primi passi verso di esso".

Insomma, Flanagan mette le mani avanti ma ribadisce di essere pronto, qualora qualcuno decidesse di firmare un nuovo adattamento de La Torre Nera. D'altronde, Stephen King in persona pensava che non sarebbe stato possibile adattare Il gioco di Gerald, sfida che invece il regista ha accettato ed ha superato in maniera più che discreta.

Ricordiamo che Mike Flanagan sta per tornare su Netflix con la seconda stagione di Hill House, serie horror del quale è ideatore e regista.

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