La gabbianella e il gatto, il film animato diretto da Enzo d'Alò che poteva contare sui disegni di Walter Cavazzuti e le ambientazioni di Michel Fuzellier, ritornerà nei cinema italiani il 21, 22, 23 e 24 marzo come evento speciale, distribuito da CG in collaborazione RTI, Infinity, ed ECI Consorzio Esercenti Cinema. Il lungometraggio nel Natale del 1998 tenne testa ai kolossal animati americani raggiungendo al Box Office la cifra record di oltre 20 Miliardi di Lire di incasso, diventando così il cartoon italiano più visto di sempre, amato in tutto il mondo.
Lorenzo Ferrari Ardicini, presidente di CG Entertainment, ha dichiarato: "È un'occasione unica per vedere sul grande schermo uno dei più importanti film d'animazione prodotti in Italia. Libertà, accoglienza, accettazione di sé e integrazione sono alcuni dei valori che rendono questo classico del cinema un film di grande attualità e importanza ancora oggi".
La generazione di bambini che apprezzò il film quando uscì in Italia nel 1998 potrà rivederlo ed emozionarsi oggi come allora; mentre per i nuovi piccoli spettatori La gabbianella e il gatto sarà una sorpresa di cui innamorarsi per la prima volta.
Ispirato al capolavoro best-seller di Luis Sepulveda Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (Guanda Editore) il film, diretto dal maestro Enzo d'Alò e sceneggiato insieme a Umberto Marino, segnò un passo importante per l'animazione italiana, con un budget mai visto prima e un'accoglienza di pubblico straordinaria.
La produzione coinvolse un cast artistico di primo livello: per il doppiaggio ricordiamo le voci di Carlo Verdone, nel ruolo di Zorba il Gatto, di Antonio Albanese, in quello de il Grande Topo, e dello stesso Sepúlveda, in quello del poeta; la colonna sonora venne affidate a David Rhodes, collaboratore storico di Peter Gabriel; indimenticabili le canzoni Siamo Gatti cantata da Samuele Bersani, So volare da Ivana Spagna, Duro lavoro da Gaetano Curreri e Antonio Albanese e Il canto di Kengah da Leda Battisti.
La sinossi del film è la seguente:
È un giorno come tanti per il gatto Zorba quando improvvisamente una gabbiana, avvelenata da una macchia di petrolio nel mare, precipita nel suo giardino, e in punto di morte, gli affida il proprio uovo strappandogli tre promesse: di non mangiarlo, di averne cura finché non si schiuderà e di insegnare a volare al nascituro. La gabbianella orfana viene battezzata Fortunata dall'intera comunità dei gatti. La piccola dovrà imparare a conoscersi e capire di non essere un gatto, prima di imparare a volare.