La Festa del Cinema dedica un documentario a Totò

'Un principe chiamato Totò' celebrerà il leggendario comico napoletano a quarant'anni dalla morte.

I grandi del cinema italiano rendono omaggio a Totò in una serata speciale che la Festa del Cinema di Roma dedica al Principe della risata, in occasione del IV decennale della sua morte (15 aprile 1967).
Voci celebri, narratori d'eccezione, come Ben Gazzarra, F. Murray Abraham, Liliana de Curtis e i protagonisti del cinema italiano, racconteranno la vita del grande artista in Un principe chiamato Totò, film documentario realizzato da Barbara Calabresi e Diana de Curtis, che verrà presentato in anteprima a Roma alla prossima edizione della Festa.

L'amicizia con Eduardo De Filippo e gli stratagemmi per sfuggire alla fame, la straordinaria popolarità nel teatro leggero e la consacrazione con il cinema, le sue struggenti storie d'amore, da Liliana Castagnola, bellissima diva degli anni '30 che con Totò visse una drammatica storia d'amore e che, all'apice del successo, si tolse la vita dopo essere stata abbandonata, alla moglie Diana scappata a 16 anni dal collegio per amore, a Franca Faldini compagna degli ultimi anni della sua vita.
Un racconto appassionante di una vita in continuo altalenare tra gioie e incredibili successi, inattese tragedie, come la cecità che lo colpì ma non riuscì a fermarlo, e cocenti tradimenti.
Il documentario è una sorta di album di famiglia che scorre sotto i nostri occhi rivelando documenti fino ad ora sconosciuti, come una preziosa raccolta di 15 fumetti del 1954, che vedono protagonista Totò, che ne ha scritto i testi e diretto la realizzazione, o il suo primo provino per il cinema; ma anche manoscritti, lettere d'amore, poesie e canzoni mai pubblicate e fotografie messe a disposizione, per la prima volta, dalla famiglia.

"Attraverso i luoghi che ha amato (Capri, Viareggio, Napoli, Roma, Costa Azzurra) - dicono Diana de Curtis e Barbara Calabresi - gli spettatori scopriranno gli aspetti più segreti e privati dell'uomo Antonio de Curtis, principe serio e malinconico e di Totò, artista immortale. La Festa del Cinema è un'occasione unica per dare voce a lui, Totò, e ascoltare le voci che hanno riempito la sua vita. Testimonianze colme di emozione di chi ha amato lui, i suoi film, il suo teatro, la sua arte. Un atto d'amore verso Totò, verso i suoi amici e verso i suoi cari".

Il film verrà mostrato in anteprima alla Festa del Cinema in un programma interamente dedicato al grande artista che vedrà anche materiale delle teche Rai con tutte le apparizioni di Totò in televisione, un omaggio musicale, una sorta di videoclip cinefilo, creato appositamente da Lucio Dalla, spezzoni inediti di film che hanno subito il taglio della censura, a cura della Cineteca di Bologna, e un montaggio di sue scene curato da Enrico Ghezzi. "Si tratta di un omaggio non convenzionale - dice Mario Sesti direttore artistico della Festa del Cinema che cura la sezione Extra - costituito da una sorta di scia di presenze mediatiche, dalla tv al cinema al teatro al fumetto alla musica, che dimostra innanzitutto come Totò sia stato forse il più grande autore multimediale dello spettacolo contemporaneo: un uomo-orchestra, per citare una gag che gli era particolarmente cara".