Kristen Stewart, il biopic su Susan Sontag sarà un 'film nel film'

La star di Twilight sarà protagonista del film biografico sperimentale sulla vita della scrittrice e filosofa.

Kristen Stewart, il biopic su Susan Sontag sarà un 'film nel film'

Il film biografico su Susan Sontag con protagonista Kristen Stewart sarà un esperimento che mescolerà i generi dei film e dei documentari. La star di Twilight interpreterà la scrittrice nel film dal titolo Sontag, diretto da Kirsten Johnson e basato sulla biografia Sontag: Her Life, scritta da Ben Moser.

Love Lies Bleeding Kristen Stewart Katy Obrian
Love Lies Bleeding: Kristen Stewart e Katy O'Brian nella prima foto

In conferenza stampa al Festival del Berlino, Stewart ha spiegato:"La cosa su Sontag verrà realizzata in un arco di tempo così lungo. Il formato è unico. È un ibrido tra documentario, progetto di ricerca, esperimento, tipo di film dentro un film".

Cinema queer

Un progetto piuttosto articolato che richiede tempi lunghi. Il film è stato annunciato alla Berlinale del 2023 e l'attrice ha candidamente ammesso di non avere idea di quando sarà pronto per essere distribuito:"Abbiamo iniziato l'anno scorso qui al festival. Non so quando lo finiremo, è un processo senza fine".

Nel corso della conferenza in Germania, Stewart ha parlato anche del suo ultimo film, Love Lies Bleeding, che racconta la storia di Lou, una direttrice di palestra che s'innamora di una bodybuilder:"Penso che non possiamo continuare a fare quella cosa in cui diciamo a tutti come dovrebbero sentirsi e ci diciamo a vicenda 'bravi', e riceviamo punti bonus per fornire spazio alle voci marginalizzate e solo nella misura in cui sono autorizzate a parlare solo di quello" ha spiegato l'attrice riflettendo sul cinema queer.

"Siamo stati lì per tutto il tempo, penso che l'era dei film queer che sono esclusivamente solo quello è finita. Forse continueranno ad esserci ma penso che sia un elemento intrinseco al modo in cui tutti stiamo progredendo. Sono davvero interessata all'idea di far emergere prospettive marginalizzate e non renderle sempre una questione di perché siano messe da parte ma piuttosto la loro esperienza effettiva. Cosa amano, quali sono i loro desideri, da dove vengono, dove vogliono andare. E non sentirti sempre costretto a salire su un piedistallo ed essere il portavoce di tutti".