Kick Ass 2 'troppo violento': Jim Carrey rinuncia alla promozione

Fa discutere la scelta dell'attore, che ha annunciato che non parteciperà alla promozione del film, perchè dopo il massacro alla scuola di Sandy Hook, non si sente più a suo agio nel promuovere film dai contenuti così violenti.

Sono bastati due cinguettii su Twitter a scatenare un bel po' di polemiche e dibattiti e a dividere i fan di Jim Carrey, che attraverso i due tweet in questione, ha fatto sapere che non parteciperà alla promozione di Kick-Ass 2, che lo vede nel cast nel ruolo del colonnello Stars and Stripes. Nel primo messaggio su Twitter, Carrey ha spiegato di aver girato Kick-Ass 2 un mese prima del massacro avvenuto nella scuola elementare di Sandy Hook, e che non se la sente più di "promuovere quel livello di violenza". In un tweet successivo, l'attore si è scusato con tutte le altre persone coinvolte nella lavorazione del film, e ha precisato che pur non vergognandosi di aver girato la pellicola, gli eventi accaduti in Connecticut lo hanno inevitabilmente segnato. Da molti anni Jim Carrey è tra quelli che sostiene la riforma delle leggi sul controllo delle armi.

Le riprese di Kick-Ass 2 - che questa settimana esce negli USA e in Italia è atteso per il mese di agosto - sono iniziate il 7 settembre 2012 in Canada. Successivamente cast e crew si sono trasferiti a Londra, dove hanno proseguito la lavorazione del film, che si è conclusa il 23 novembre, qualche settimana prima del massacro alla scuola elementare, nel quale hanno perso la vita 27 persone, tra cui 20 bambini tra i sei e sette anni. Il giovane killer, Adam Lanza, si è suicidato poco prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.

Molti followers su Twitter hanno criticato la scelta dell'attore, e alcuni tra loro gli hanno proposto di devolvere il compenso ricevuto per la sua partecipazione al film alle famiglie delle vittime. Altri ancora sostengono che la violenza di Kick Ass in fondo sia giocosa ed eccessiva, e che non abbia nulla a che vedere con quello che è accaduto in passato. Qualche sostenitore ha sottolineato che la scelta di Carrey è coraggiosa e si è augurato che l'industria del cinema possa dimostrarsi comprensiva nei suoi confronti.