Kevin Smith è un fan accanito dei film Marvel e Star Wars, ma se ne guarda bene dal dirigerne uno, impresa che ritiene da pazzi per via del fandom rabbioso e ferocissimo.
Il regista, che ha avuto il suo bel daffare affrontando le critiche dei fan accaniti quando si è misurato con la serie animata Netflix Masters of the Universe: Revelation, ha confessato al Guardian che il fandom marvel e Star Wars è troppo rabbioso da affrontare, così si tiene lontano dalla regia di quei film.
"No. È un'impresa da pazzi - scontenterai sempre qualcuno" ha spiegato Kevin Smith. "Il fandom è rabbioso e tribale. Quando ho lavorato a Masters of the Universe, ho ricevuto un sacco di insulti da persone che si sentivano come se avessi rovinato la loro infanzia. Avvicinarmi a un film Marvel o a Star Wars mi renderebbe il loro bersaglio".
Smith ha aggiunto: "Hanno un miliardo di persone per fare quei film, ma nessuno sta facendo i film di Kevin Smith, quindi ci penso io".
Masters of the Universe: Revelation ha debuttato su Netflix nell'estate 2021 come sequel diretto di He-Man e i dominatori dell'universo (1983-85). Smith ha dovuto difendere la serie dopo che una parte del fandom ha massacrato lo show su IMDb perché andava in una direzione che consideravano troppo inclusiva. La decisione di Smith di uccidere apparentemente i personaggi principali He-Man e Skeletor nell'episodio pilota ha indignato i fan, poiché la svolta ha aperto le porte alla guerriera Teela per diventare il personaggio principale.
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"So che ci sono alcune persone che dicono, 'Ehi, amico, questa serie è troppo femminista'", ha detto Smith a Variety in seguito alle critiche. "E io, va bene, fantastico, quindi lo era anche il cartone animato originale di cui stiamo realizzando il sequel. Andate a guardarlo di nuovo. Ci sono ragazze in ogni episodio."
L'incontro con il fandom tossico di He-Man è stato sufficiente per convincere Kevin Smith che non vale la pena affrontare un film Marvel o Star Wars. È una "follia", come ha detto il regista.