Il vulcanico Kevin Smith non cessa di stupirci. Il regista, ospite in questi giorni del Sundance Film Festival con il controverso horror Red State, ha fatto impazzire la stampa rifiutandosi di partecipare alla conferenza di presentazione della pellicola. Al suo posto, l'informatizzato Smith ha preparato un sito web che contiene un'incredibile quantità di informazioni necessarie a promuovere il film. La scelta di non tenere proiezioni riservate alla stampa ha costretto molti dei giornalisti presenti a Park City a sfidare il freddo pungente e la neve in una levataccia mattutina culminata in una lunga coda per accapparrarsi i pochi biglietti a disposizione
Subito dopo la proiezione ufficiale di Red State, proiezione preceduta da proteste e picchetti di associazioni religiose indignate per il contenuto del film, Smith ha stupito il pubblico rivelando di non essere al festival per cercare un distributore per la sua pellicola visto che ha deciso di distribuire il film personalmente dopo averlo formalmente venduto a se stesso per 20 dollari. Red State sarà nei cinema il 19 ottobre (diciassettesimo anniversario della release americana di Clerks - commessi) distribuito dalla sua Smodcast Pictures, ma prima il regista si metterà in viaggio per presentare personalmente la pellicola in un lungo tour che prenderà il via il 5 marzo al Radio City Music Hall per poi toccare numerose città del Nord America. Ma le sorprese non finiscono qui. Il cineasta ha affermato che la sua nuova produzione, l'annunciato Hit Somebody, pellicola sportiva basata sulla ballad di Warren Zevon, sarà la sua ultima fatica da regista. Smith userà parte dello stesso cast di Red State per fare ritorno un'ultima volta sul set e poi abbandonare il mestiere per dedicarsi unicamente alla produzione e distribuzione.
Ecco di seguito il comunicato diffuso dal regista al Sundance. "Crediamo che lo stato attuale del marketing cinematografico sia incredibilmente dispendioso ed escluda quelle pellicole di budget medio che vogliono semplicemente raccontare una storia. Quando i costi del marketing e della distribuzione superano di quattro volte il budget, è chiaro che il meccanismo di distribuzione tradizionale ha perso completamente contatto con la situazione economica globale attuale e col sistema dei social media. Invece di spendere denaro per la pubblicità su media tradizionali come TV e stampa, noi distribuiremo Red State da soli con una campagna non convenzionale e limitata nei costi che si baserà sul passaparola".