All'Anime Expo 2025, è stato mostrato il primo trailer del remake di Ken il Guerriero, previsto per il 2026. Il video ha suscitato molte perplessità, soprattutto per un'estetica in CGI giudicata deludente e paragonata a quella del discusso Berserk del 2016. Tra doppiatori confermati e uno studio ancora ignoto, l'hype per ora è sotto scacco.
Ken il Guerriero ritorna, ma i fan non sono tutti estasiati
L'annuncio del remake di Hokuto no Ken - conosciuto da noi come Ken il guerriero - avrebbe dovuto essere un boato nostalgico, un pugno allo stomaco per i fan storici. E invece, l'effetto è stato più quello di uno schiaffo freddo. Presentato ufficialmente all'Anime Expo 2025, il primo trailer dell'anime previsto per il 2026 ha acceso il dibattito: non per la sua intensità narrativa o l'impatto visivo, ma per una CGI che ha fatto storcere parecchi nasi. I commenti al video su YouTube sono impietosi e ricorrono ossessivamente a un paragone: "Sembra il Berserk del 2016". Un'accusa tutt'altro che leggera, considerando l'accoglienza che ricevette quella trasposizione.
Lo stile grafico, rigido e plastificato, sembra aver tradito l'eredità estetica dell'originale, lasciando un sapore amaro a chi si aspettava un ritorno in grande stile di uno dei franchise più iconici degli anni '80. L'entusiasmo iniziale si è rapidamente trasformato in perplessità diffusa. È ancora presto per giudicare un prodotto non definitivo, ma la prima impressione è tutto fuorché esaltante. E lo spettro di un'altra serie completamente realizzata in CGI, magari targata GEMBA (lo studio responsabile proprio di Berserk 2016), aleggia come un presagio inquietante.
Qualche elemento positivo, per fortuna, emerge. Il cast vocale confermato accende una flebile speranza: Shunsuke Takeuchi, già Einar in Vinland Saga, darà voce al nuovo Kenshiro, mentre Daiki Yamashita (My Hero Academia) sarà Bat, e MAO, celebre per TenSura, presterà la voce a Rin. Tre nomi solidi, capaci di sostenere il peso emotivo della narrazione, se supportati da una regia all'altezza. Peccato però che al momento non si sappia nulla dello studio di produzione, né siano stati annunciati regista, character designer o team creativo. Un silenzio che, in un mondo come quello degli anime contemporanei, non è mai rassicurante.
Il remake di Fist of the North Star resta uno degli appuntamenti più attesi del 2026, se non altro per curiosità. Ma quella che avrebbe dovuto essere una dichiarazione di potenza ha finito per sembrare un colpo a vuoto.