Ken il Guerriero, l'autore Buronson ha difficoltà a trovare editori per una nuova opera: "Colpa dell'età"

C'è un paradosso che attraversa l'industria culturale contemporanea: celebrare le leggende, ma avere paura di ascoltarle quando parlano al presente. È dentro questa contraddizione che si muove oggi Buronson, penna storica del manga, ancora al lavoro su storie nuove, ma accolto con esitazione dai publisher.

Una scena di Ken il Guerriero

Lo storico autore di Ken il Guerriero, oggi 78enne, continua a scrivere nuovi manga originali ma fatica a trovare editori disposti a scommettere su di lui. Tra rifiuti, ironia e insegnamento, Buronson resta una voce ostinatamente viva.

Scrivere contro il tempo (e contro il mercato)

Yoshiyuki Okamura, noto al mondo con lo pseudonimo di Buronson, non è solo l'uomo che ha contribuito a definire l'immaginario epico di Ken il guerriero insieme ai disegni di Tetsuo Hara. È anche, oggi, uno sceneggiatore che continua a produrre nuove idee in un sistema che sembra non sapere più come accoglierle. Secondo quanto riportato da Bunshun Online, l'autore, a 78 anni, ha ancora diversi script pronti e li porta personalmente agli editori, come si faceva una volta, senza intermediari e senza rete di sicurezza.

Una scena del film Ken il guerriero - La leggenda di Raoul
Una scena di un film di Ken il guerriero

Il tono con cui racconta la situazione è disarmante, a metà tra autoironia e lucidità: "Di questi tempi le offerte non arrivano più, quindi devo portare io stesso i manoscritti. Anche se nessuno vuole usarli, voglio vedere se un'opera scritta alla mia età riesce ancora a reggere davanti ai lettori moderni. Ma penso che alle mie spalle dicano: "Oh no, ancora quel vecchio barbagianni"". Una battuta che strappa un sorriso, ma che fotografa con precisione chirurgica il problema: non la mancanza di idee, bensì la diffidenza verso chi non rientra più nei parametri anagrafici del mercato.

Eppure Buronson non scrive per nostalgia. I suoi nuovi lavori nascono da passioni personali - il golf, le corse dei cavalli - ma anche da soggetti spigolosi e poco concilianti, come una storia su un truffatore o su un'attrice porno. Materiale che dimostra una curiosità ancora viva, non addomesticata, lontana da qualsiasi idea di pensionamento creativo.

Insegnare per restare giovani

Parallelamente alla scrittura, Buronson ha trovato una seconda linfa vitale nell'insegnamento. Da anni guida la scuola privata di manga Saku Mangasha, un progetto che non è solo didattico ma quasi etico: formare nuovi autori, creare opportunità concrete, restituire qualcosa a un'industria che gli ha dato tutto. Il contatto quotidiano con gli studenti, racconta, lo ha reso più energico e combattivo. "Non sono ancora pronto a perdere contro i giovani", afferma, trasformando l'età in una sfida, non in una resa.

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Ken il guerriero: Julia e Ken

La sua dedizione è tale da aver investito circa 400 milioni di yen di tasca propria per costruire una sede stabile per la scuola, dopo aver lasciato le strutture comunali di Saku, nella prefettura di Nagano. Un gesto raro, quasi radicale, suggellato da una volontà precisa inserita nel suo testamento: continuare la scuola finché il denaro lo permetterà. Non un monumento a se stesso, ma un ponte verso il futuro.

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L'ultimo manga firmato da Buronson, Too BEAT, si è concluso nel 2023, ma parlare di "fine" sarebbe fuorviante. Il suo percorso attuale racconta piuttosto una frizione generazionale: un autore che non ha smesso di scrivere e un'industria che fatica a riconoscere valore fuori dalle logiche del trend. In mezzo, una domanda scomoda ma necessaria: quanto spazio c'è oggi, nel manga contemporaneo, per le voci che non chiedono permesso al tempo?