Keanu Reeves è il divo più buono del mondo? Ecco le testimonianze dei fan

Keanu Reeves viene spesso definito il divo più buono del mondo e un articolo del New Yorker ha raccolto le testimonianze dei fan che confermano.

Keanu Reeves è davvero il divo più buono di tutti? A giudicare dalle testimonianze dei suoi fan si direbbe di sì e a raccoglierne molte ci ha pensato il New Yorker in un lungo articolo intitolato Keanu Reeves Is Too Good for This World, ovvero Keanu Reeves è troppo buono per questo mondo.

Chi ha incontrato Keanu Reeves ha sempre descritto l'esperienza come un qualcosa di unico e toccante e in effetti le storie, apparse sul New Yorker, confermano come la star di Matrix sia una persona ben lontana dai capricci di un divo planetario e sia anzi di una bontà d'animo e gentilezza incredibile. L'uscita ora su Netflix di Finché forse non vi separi ha indotto l'editore a chiedere ai propri lettori di raccontare questi faccia a faccia con l'attore e non sono mancate le sorprese. Sono pagine e pagine che vanno ad arricchire già una lunga fila di aneddoti che sembrano quasi un vangelo, tanto sono così piene di bontà e amore.

Finche Forse Non Vi Separi 2
Finché forse non vi separi: Keanu Reeves, Nahnatchka Khan, Ali Wong e Randall Park durante un evento

In Finché forse non vi separi Keanu Reeves veste i panni di se stesso e incontra proprio per caso i due protagonisti della storia, Ali Wong e Randall Park. Un ingresso in scena al rallentatore sulle note di "Sail" degli Awolnation diventata subito virale. Seguendo il filo rosso di questa pellicola sono così arrivate svariate testimonianze di altrettante persone che hanno incrociato almeno una volta nella vita Reeves. Così ecco che un utente di Twitter torna ai tempi in cui lui era il mitico Neo di Matrix e spiega di averlo conosciuto al bar e di come si siano messi a parlare per una mezz'ora buona di chitarre, moto e scotch, descrivendolo come "la persona più bella che abbia mai visto". Oppure ecco PJ Quint che si è imbattuta in lui a New York: "Ero quasi arrivata al mio palazzo e Keanu stava camminando verso di me. Lo guardo, lui sorride si gira verso di me e mi fa: 'Ehi come stai?'. E' stato un attimo, ma non l'ho mai dimenticato".

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Poi ci sono testimonianze di chi ha lavorato sul set nei suoi film. E' nota anche in questo caso la sua generosità veramente leggendaria: diede 70 milioni di dollari ai tecnici degli effetti speciali di Matrix e comprò a ciascuna controfigura una Harley Davidson. Amanda Meynke, che ha collaborato per le riprese di John Wick ha riferito che: "Mi ha detto con fare timido quanto il mio lavoro significasse per lui. Era incredibilmente gentile con me, mi ha ringraziato così sinceramente, mi ha baciato sulla guancia". L'autrice australiana Rosie Waterland torna invece indietro a quando ancora era studentessa universitaria e si manteneva lavorando in un cinema di Sidney. Lì vide Reeves: "Era così dolce, silenzioso, imbarazzato. L'intero cinema lo stava aspettando, io dovevo accompagnarlo sul palco, mi disse: 'Augurami buona fortuna!' Gli dissi: 'Ma non ne avrai bisogno ...' e lui mi guardò, fece l'occhiolino e disse: 'Vuoi scommettere?'".

E poi c'è chi quasi ha raggiunto il Nirvana, d'altronde è stato il principe Siddharta in Piccolo Buddha di Bernardo Bertolucci. Una fan ha infatti detto di averlo incrociato a metà degli anni Novanta mentre suonava con la sua band, i Dogstar, a Perth: "Gli cadde la bottiglia d'acqua. Io gliela raccolsi, gliela porsi, e in quel momento le nostre mani si toccarono. Mi guardò e mi disse grazie. C'era una sorta di beatitudine nel suo sguardo". Anche a Roma, dove ha girato John Wick 2 e dove viene spesso a trovare la sorella, purtroppo ammalata, si è sempre prestato con affetto a chiunque volesse una foto o un autografo.