Più supereroine per Whedon: il regista contro il sessismo Marvel

Il regista di Avengers: Age of Ultron rivela di avere trovato molti ostacoli nel tentativo di ottenere una maggiore parità di genere negli adattamenti cinematografici dei fumetti.

Il regista Joss Whedon ha espresso pubblicamente la sua frustrazione nel dover affrontare un elemento specifico degli adattamenti cinematografici dei fumetti Marvel: la limitata importanza data alla presenza femminile all'interno della storia.
Il filmmaker ha infatti cercato di introdurre un qualche tipo di parità di genere ma ha trovato più di un ostacolo: "C'è un sessismo genuino, recalcitrante, intrattabile e una misoginia vecchio stile e quieta che continua. Senti dire "Oh, le donne nel ruolo dei supereroi non funzionano perché ci sono stati due insuccessi fatti otto anni fa". C'è sempre una scusa".

Whedon si è quindi chiesto come si possa spiegare il successo di altri progetti, come quello con protagonista l'attrice Jennifer Lawrence: "Hunger Games è caratterizzato in un certo senso da una diversa struttura ed estetica, ma queste narrazioni in cui le persone sono particolarmente speciali e si trovano in queste situazioni terribili e intensificate fanno parte tutte dello stesso genere".

Joss, che in passato ha dimostrato di saper portare sullo schermo personaggi femminili di grande spessore e personalità, ha quindi spiegato una possibile soluzione: "La Marvel ha la possibilità di dare un segnale forte semplicemente realizzando un film con protagonista una donna, che penso potrebbe essere un'ottima cosa da fare. Ma deve essere un buon film, deve essere un buon personaggio, e alcuni dei migliori personaggi della Marvel sono di proprietà della Fox, ammettiamolo!". Il regista, con queste sue parole, sembra quasi sottintendere una sua preferenza per gli X-Men, i cui diritti sono proprio della Fox.

Avengers: Age of Ultron - Un'immagine di Scarlett Johansson nei panni di Black Widow
Avengers: Age of Ultron - Un'immagine di Scarlett Johansson nei panni di Black Widow