Caos a Parigi in un cinema evacuato durante la proiezione di Joker: uno spettatore avrebbe urlato "Allah Akbar" in sala, scatenando il fuggi fuggi generale da parte del pubblico presente.
A riportare la notizia è Le Parisien, che riporta i racconti di altri spettatori secondo cui l'uomo, un 34enne residente nel sobborgo di Boulogne-Billancourt, aveva già provato poco prima a interrompere la proiezione del film con Joaquin Phoenix (qui la nostra recensione e video recensione di Joker) continuando a ripetere ad alta voce "è politico", riferendosi al contenuto del film. Se di fronte all'insistenza dello spettatore il resto del pubblico aveva semplicemente intimato di fare silenzio, testimoni parlano di gente che è scattata in piedi e ha cominciato a correre verso le uscite quando ha urlato "Allah Akbar". Qualcuno ha addirittura sostenuto di avere intravisto una pistola tra le sue mani, notizia poi smentita dalla polizia.
L'uomo è riuscito ad evitare la security e a scappare dalla sala, ma è stato subito dopo intercettato e preso in custodia dalle forze dell'ordine.
Leggermente diversa la versione fornita a The Hollywood Reporter dal proprietario del cinema Grand Rex, dove l'incidente si è verificato: anzitutto ha cercato di contenere i numeri, affermando che su 200 persone in sala sono state solo 25 a correre fuori, il resto del pubblico sarebbe stato evacuato dal personale dell'edificio per i dovuti controlli ed escludere la presenza di armi e ordigni. In secondo luogo, il direttore è certo che quell' "Allah Akbar" sia stato solo un diversivo, già utilizzato in precedenza in un altro cinema, per nascondere il vero scopo: il 34enne infatti sarebbe un ladro la cui unica intenzione, creando il caos in sala, era solo quella di derubare i presenti, in compagnia del suo complice, non molto lontano.
Il Grand Rex ha quindi comunicato alla stampa di non aver trovato traccia di esplosivi nell'edificio.
Sia come sia, è chiaro che Joker continua ad essere considerato un film controverso, in grado di suscitare reazione spropositate da parte di un certo pubblico. Ed è triste che il film sia stato usato a pretesto, che sia successo davvero o che sia stato solo per rubare spiccioli e cellulari, in una città come Parigi colpita al cuore negli ultimi 4 anni da molteplici attentati di matrice islamica fondamentalista.