Todd Phillips, regista di Joker, si è portato a casa una cifra notevole grazie al successo commerciale del film, che ha incassato più di un miliardo di dollari al cinema nel mondo intero.
Questo perché Phillips, per mantenere il budget a un livello basso, scelse una percentuale sugli incassi al posto del suo cachet abituale, tattica adottata da registi e attori soprattutto per produzioni non particolarmente costose (la Blumhouse, per esempio, paga il minimo sindacale in cambio di laute percentuali sul guadagno). Stando alle sue stime, il successo di Joker gli avrebbe fruttato ben 100 milioni di dollari.
La stima della Warner Bros. era però un po' diversa, e così il regista si è ritrovato con "soli" 70 milioni. Tutt'altro esito rispetto ad altre persone che, ancora oggi, aspettano ciò che gli è dovuto per film di successo. In alcuni casi, come quello di Forrest Gump, la disputa tra autore e studio è andata in tribunale, e un attore come David Prowse, fino alla morte, non ha mai ricevuto la percentuale che gli spettava per Il ritorno dello Jedi.
La stessa Warner, in almeno un'occasione, ha pubblicamente dichiarato che un film dagli incassi notevoli in realtà era andato in perdita, forse per non pagare chi aveva accordi legati al successo commerciale: è accaduto nel 2007, con il quinto capitolo della saga di Harry Potter.