Joker: Folie À Deux, per Paul Schrader è "un brutto musical": "Dopo dieci minuti sono andato a fare shopping"

Paul Schrader non ha affatto amato il sequel di Joker, tanto da decidere di alzarsi a fare spese a pochi minuti dall'inizio.

Harley Quinn di Lady Gaga allo specchio

Una stroncatura eccellente di Joker: Folie à Deux arriva dal regista Paul Schrader. Il caustico cineasta ha confessato di aver abbandonato la sala per fare acquisti dopo l'inizio per poi rientrare e lasciare il campo definitivamente dopo altri dieci minuti.

Durante una conversazione con Jeremy O. Harris per Interview Magazine, il regista e sceneggiatore ha parlato con disinvoltura della sua esperienza cinematografica con Joker: Folie à Deux spiegando:

"Ne ho visti circa 10 o 15 minuti. Sono uscito, ho comprato qualcosa, sono tornato, ho visto altri 10 minuti. Questo mi è bastato.

Schrader ha rincarato la dose definendo la pellicola con Joaquin Phoenix e Lady Gaga un "musical davvero pessimo". Poi ha motivato il suo giudizio spiegando:

"Non mi piace nessuna di quelle persone. Non mi piacciono come attori. Non mi piacciono come personaggi. Non mi piace l'insieme. Quelle sono persone che, se venissero a casa tua, sgattaioleresti fuori dalla porta sul retro".

Un flop bruciante

Paul Schrader Lucca Conferenza
Paul Schrader durante la conferenza del Lucca Film festival

Il pubblico sembra aver dato ragione a Paul Schrader. Nel suo secondo weekend nei cinema, Joker: Folie à Deux ha subito un calo dell'82% negli incassi con appena 165,3 milioni di dollari globali incassati finora. Il film DC diretto da Todd Phillips, la cui realizzazione è costata alla Warner Bros. circa 200 milioni di dollari, rischia di perdere circa 150-200 milioni di dollari e potrebbe non arrivare neppure al pareggio diventando un flop bruciante per Warner Bros.

Reduce dall'apparizione al Lucca Film Festival, dove ha ritirato un premio alla carriera, Paul Schrader si sta attualmente preparando a girare il suo prossimo lungometraggio, Non Compos Mentis, in lavorazione a novembre, sulle "cose ​​stupide che gli uomini fanno per amore". Alla fine di agosto, il regista ha annunciato che ha in preparazione un altro lungometraggio, The Basics of Philosophy, che parla di un professore universitario di filosofia sulla scia della sua trilogia spirituale composta da First Reformed (2017), Il collezionista di carte (2021) e Il maestro giardiniere (2022).