Johnny Depp ha recentemente condiviso un messaggio di auguri su Instagram che ha destato qualche perplessità: si tratta della celebre prefazione de "I giorni della vita" di William Saroyan, il cui testo contiene un verso che suggerisce al lettore di "uccidere senza rimpianti".
Attraverso Instagram Depp ha condiviso la prefazione all'opera teatrale di Saroyan del 1939 che include parole sinistre come: "Disprezzate il male e l'empietà, ma non gli uomini rei di empietà o male. Questi, capiteli. Non vergognarti di essere gentile, ma se arriva il momento nella tua vita di uccidere, uccidi e non avere rimpianti".
Nella didascalia accanto all'immagine l'attore ha scritto: "Auguri di Capodanno a tutti. Anche se il mondo è in lutto spero che tutti voi possiate trovare un momento stasera per sorridere e, cosa più importante, per ridere e far ridere gli altri, il più possibile. "
Depp ha recentemente perso una causa contro il The Sun riguardante un articolo del 2018 che lo accusava di aver picchiato la sua ex moglie. A Depp è stato negato il permesso di presentare un ricorso contro la sentenza secondo la quale avrebbe di fatto aggredito Amber Heard. L'attore ha sempre negato di essere stato violento nei confronti della moglie ma, nonostante questo, è stato recentemente costretto a dimettersi dal franchise di Animali fantastici su richiesta della Warner Bros.
Per quanto concerne il testo pubblicato su Instagram forse c'è una spiegazione piuttosto banale: durante un'intervista del 2016 con Lawrence Krauss, e in molte altre occasioni, l'attore ha spiegato che per lui la prefazione di Saroyan è da sempre una "vera e propria mappa per vivere la vita". Durante l'intervista Depp ha anche raccontato un aneddoto che collega il testo a uno dei suoi più cari amici: Marlon Brando.
"Ne custodivo sempre una copia nel mio portafogli e durante un pranzo chiesi a Marlon se la conosceva. Mi disse di si e, visto che all'epoca la sapevo a memoria, iniziai a recitarla." Ha raccontato Depp. "Marlon recitò con me l'ultima parte e poi estrasse un pezzo di carta dal suo portafogli: anche lui conservava una copia stropicciata e 'ben usata' della prefazione di Saroyan da moltissimi anni."