Il regista Chad Stahelski racconta l'incredibile affinità tra Keanu Reeves e Brandon Lee, uniti da una volontà ferrea e da una dedizione quasi sovrumana. Dalle esperienze sul set di The Crow e Matrix, fino all'epopea di John Wick, Stahelski ripercorre un percorso umano e professionale fatto di sacrificio, passione e totale immersione nel lavoro.
Il legame invisibile tra Keanu Reeves e Brandon Lee
Chad Stahelski, regista dietro la saga John Wick, ha recentemente aperto uno squarcio intimo su ciò che accomuna due figure leggendarie dell'action: Keanu Reeves e Brandon Lee. Intervistato da ComicBook, Stahelski - che fu controfigura di entrambi, prima in The Crow e poi in Matrix - ha evidenziato come i due attori, pur diversissimi nel carattere, condividano una qualità rara: "una volontà pura".

"Brandon e Keanu sono persone molto diverse, personalità molto diverse. Ma hanno una cosa in comune, quella forza di volontà e quel desiderio che, una volta che decidono di far qualcosa, ci si buttano completamente. Parlo di livelli di concentrazione sovrumani," ha spiegato. E poi ha aggiunto: "Keanu ha resistenza e forza di volontà. Può fare qualsiasi cosa tu gli chieda. È una forza inarrestabile, in modo però umile e gentile."
Stahelski, che nel 1994 prese il posto di Brandon Lee dopo la tragica morte sul set di The Crow, ricorda con affetto lo spirito del giovane attore: "Brandon era il primo a ridere, anche quando nella stanza c'erano i più tosti kickboxer del mondo. Stavano tutti cercando di ammazzarsi e lui rideva, si divertiva. Nulla lo entusiasmava più del lavorare sodo." Quella risata disarmante, in contrasto con il rigore fisico e l'impegno, ne ha scolpito il ricordo nella memoria di Stahelski, che ha poi riversato quell'esperienza umana nell'amicizia e collaborazione con Reeves. Il documentario Wick is Pain, disponibile su Prime Video e Fandango at Home, racconta proprio il dietro le quinte della saga di John Wick, mostrando quanto sudore, disciplina e visione abbiano reso possibile un successo che, come i suoi protagonisti, sembra nato per lasciare il segno.