Il regista di Rust, Joel Souza, ha ricordato i drammatici momenti in cui Halyna Hutchins ha perso la vita sul set del film durante il processo a Hannah Gutierrez-Reed, responsabile delle armi usate sul set.
Il filmmaker ha testimoniato dichiarando che non ha visto chi ha consegnato la pistola che ha sparato un vero proiettile, uccidendo la direttrice della fotografia, ad Alec Baldwin, sostenendo che stava accadendo molto sul set in quei minuti.
La testimonianza del regista
David Halls, primo assistente alla regia di Rust, ha invece dichiarato giovedì di aver visto Gutierrez-Reed consegnare la pistola.
Joel Souza ha spiegato che, poco prima dello sparo mortale, era entrato nella chiesa dove si stavano effettuando le riprese per vedere l'angolo necessario alle inquadrature: "C'erano molte voci. Ho sentito quella di Alec. Ho sentito la voce di Halyna. Tutti stavano parlando in contemporanea".
Il filmmaker ha aggiunto: "Non mi ricordo chiaramente quanto a lungo sono rimasto dietro di lei. So che ero dietro di lei cercando di vedere il monitor, e poi c'è stato un suono incredibilmente forte, diverso da quelli che si sentono abitualmente sul set" Souza ha dichiarato che ha sentito un dolore alla spalla, come se fosse stato colpito da una mazza da baseball, e ha perso l'equilibrio, poco dopo le persone hanno iniziato a urlare e ha visto distendere a terra Hutchins, senza rendersi conto di quello che era accaduto.
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Joel aveva pensato che Halyna si fosse spaventata, rendendosi purtroppo conto che invece c'era del sangue sulla sua schiena dopo qualche momento.
La situazione era davvero caotica e le persone erano alle prese con il panico, mentre lui non riusciva a capire cosa fosse successo: "Nulla aveva senso".
Il regista ha poi visto Gutierrez-Reed: "Sembrava sconvolta. E mi ricordo che ha detto: 'Mi dispiace. Mi dispiace Joel'. E ricordo che qualcuno le stava urlando contro e l'ha accompagnata fuori".
Joel e Halyna sono quindi stati soccorsi e lui è stato portato in ospedale a Santa Fe, non rendendosi conto per alcune ore che era stato colpito da un proiettile: "Continuavo a dire: 'Non capisco. No, no, no. Questo è un set cinematografico. Non è possibile... Non è semplicemente possibile che ci fosse un vero proiettile. Alla fine si sono stufati delle mie parole e mi hanno mostrato la radiografia della mia schiena, dove si vedeva il proiettile".
Souza ha ribadito che non sa se Gutierrez-Reed fosse presente all'interno della chiesa nel momento dello sparo, ma che avrebbe dovuto esserci, essendo la responsabile delle armi.