James McAvoy ha recentemente rivelato che la sua partecipazione al film Split di M. Night Shyamalan è avvenuta in circostanze piuttosto inaspettate. Durante un'intervista con Josh Horowitz per il podcast Happy Sad Confused, l'attore ha raccontato di essere stato chiamato a sostituire Joaquin Phoenix solo due settimane prima dell'inizio delle riprese.
James McAvoy e Joaquin Phoenix in Split: un "salvataggio" in extremis
Phoenix, inizialmente designato per interpretare Kevin Wendell Crumb, ha abbandonato il progetto all'ultimo minuto, costringendo la produzione a trovare rapidamente un rimpiazzo. Nonostante il poco preavviso, McAvoy si è subito immerso nel complesso ruolo di Kevin, un personaggio con 23 diverse personalità, tra cui la pericolosa "Bestia".
"Phoenix è un attore straordinario, penso che realizzerebbe una performance molto diversa da quella che ho fatto io", ha detto James McAvoy. "Penso che Phoenix abbia abbandonato il ruolo due settimane prima che iniziassero le riprese. È stato davvero all'ultimo minuto. La sceneggiatura era già a un ottimo punto in quel momento, quindi era abbastanza chiaro per me cosa dovessi fare. Ci sono stati un paio di personaggi che ho impiegato un po' più di tempo a interpretare."
McAvoy ha ammesso che entrare a far parte del progetto così vicino all'inizio delle riprese è stato sfidante, ma ha anche confermato che arrivare all'ultimo minuto ha avuto i suoi vantaggi, permettendogli di esplorare i personaggi con freschezza e spontaneità. Alcune personalità, come "Patricia" e "Dennis", è riuscito a interpretarle quasi immediatamente, mentre altre, come "Hedwig", hanno richiesto un po' più di tempo.
Un momento curioso, raccontato dall'attore, è stato quando Shyamalan gli ha chiesto di aggiungere un impedimento linguistico per "Hedwig", proprio all'ultimo minuto. Nonostante le tempistiche strette, McAvoy ha accettato la sfida e, dopo una sola scena, sia lui che il regista erano convinti di aver trovato la giusta caratterizzazione per quel lato del personaggio.
L'interpretazione di McAvoy in Split ha riscosso ampi consensi, rendendo il film uno dei più apprezzati del regista dal 2002, anno in cui uscì Signs. La performance dell'attore è stata la colonna portante del successo del film, che si è rivelato un caposaldo della trilogia iniziata con Unbreakable (2000) e conclusa con Glass (2019).