La scrittrice Colleen Hoover ha commentato la battaglia legale che vede coinvolti Blake Lively e Justin Baldoni dopo la realizzazione del film It Ends With Us - Siamo noi a dire basta.
L'autrice del bestseller alla base del progetto cinematografico ha ammesso di essere particolarmente triste per quanto accaduto e che sta provando a rimanere distante da tutta la negatività.
L'impatto della causa legale
Parlando delle accuse reciproche che porteranno Blake Lively e Justin Baldoni ad affrontarsi in tribunale nel 2026 e al centro di aggiornamenti e notizie legate a eventuali prove, Colleen Hoover ha ammesso: "Sembra un circo. Quando ci sono delle persone reali coinvolte, con veri sentimenti ed emozioni... Questo ha avuto realmente un impatto sulle carriere di alcuni degli attori in modi importanti. E trovo che tutto quanto riguardi la questione sia triste".
La scrittrice, essendo coinvolta come produttrice esecutiva del film It Ends with Us - Siamo noi a dire basta, ha fatto visita più volte al set, ma ha ribadito di essere stata completamente all'oscuro di quanto stesse accadendo. Nonostante si debba preparare a una deposizione in tribunale, Colleen ha sottolineato che sta cercando di rimanere distante dalla negatività.
Hoover ha spiegato che potrebbe raccontare la sua storia, ma non vuole che questo abbia delle conseguenze su altre persone: "Quindi semplicemente ignorerò e lascerò che le persone pensino e dicano quello che vogliono. Mi sembra che tutto sia così grande a questo punto che non c'è nulla che qualcuno può dire per cambiare le opinioni delle persone riguardanti quanto accaduto, anche se nessuno ha la verità assoluta. Nemmeno io".
Il legame con il romanzo
Quanto accaduto dopo l'arrivo del film nelle sale, che ha comunque ottenuto dei buoni incassi arrivando a quota 350 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, ha in un certo senso rovinato anche il suo rapporto con il romanzo, basato sulla vita di sua madre e con un messaggio importante riguardante la violenza domestica: "Ora ci causa stress post traumatico se pensiamo al romanzo. Mi sento malissimo perché mi sembra quasi che mia madre abbia dovuto soffrire con quanto accaduto dopo il film più del dolore provato a causa di mio padre, semplicemente a causa di quanto fosse orrenda la situazione".
Colleen si sente quasi in imbarazzo a dire di essere l'autrice del libro: "Non riesco nemmeno più a raccomandarlo. Penso che la causa legale l'abbia messo in ombra. Sono quasi imbarazzata nel dire che l'ho scritto. Quando le persone mi chiedono cosa faccio dico solo 'Sono una scrittrice. Per favore, non chiedetemi cosa ho scritto'. Ma più passa il tempo, più diventa facile per tutti noi. Ma è triste, perché ero davvero orgogliosa del romanzo. E lo sono ancora, ma meno a livello pubblico. Forse ho bisogno di andare in terapia, non lo so".