Io, Robot, l'attore che interpreta il robot rivela: "Mi hanno oscurato per risaltare Will Smith"

Alan Tudyk rivela che, nei test del 2004 per Io, Robot, il suo personaggio ottenne punteggi più alti di Will Smith, portando lo studio a escluderlo dalla promozione.

Una scena di Io, Robot

Nel dietro le quinte di Io, Robot si nasconde un retroscena curioso e un po' amaro: Alan Tudyk, interprete del robot Sonny, racconta di essere stato "oscurato" dalla campagna promozionale dopo aver superato Will Smith nei test con il pubblico. Una storia di rivalità inattesa e marketing strategico.

Alan Tudyk e Io, Robot: quando superare Will Smith non è un vantaggio

Per molti spettatori, il nome di Alan Tudyk non è immediatamente associato a Sonny, il robot enigmatico di Io, Robot. Eppure, come raccontato dall'attore nel podcast Toon'd In! di Jim Cummings, c'è una ragione ben precisa per questa invisibilità. "Molti non sapevano che fossi io a interpretare Sonny, e c'è un motivo", spiega Tudyk.

Will Smith nel fantascientifico Io, Robot
Una scena di Io, Robot

Durante le proiezioni di prova, il pubblico compilò schede di gradimento sui personaggi, e il responso sorprese tutti: "Alan, stai ottenendo punteggi più alti di Will Smith". La reazione dello studio, allora conosciuto come 20th Century Fox, fu rapida e drastica: niente interviste, niente citazioni del suo nome nella promozione. "Poi basta, ero fuori. Nessuna pubblicità e il mio nome non fu menzionato", ricorda.

Il paradosso è evidente. Diretto da Alex Proyas e ispirato all'universo narrativo di Isaac Asimov, Io, Robot racconta di un'umanità servita da robot obbedienti, in una società apparentemente perfetta ma incrinata da paure e sospetti. Sonny, creato con tecniche pionieristiche di motion capture e doppiato da Tudyk, rappresenta la voce dell'indipendenza e del dubbio.

Will Smith: "Provai ad adottare il cane di Io sono Leggenda, ma non ci riuscii". Perché? Will Smith: 'Provai ad adottare il cane di Io sono Leggenda, ma non ci riuscii'. Perché?

Una figura complessa, progettata come contrappunto al detective Spooner (Smith), diffidente verso le macchine. Ironia della sorte, proprio come nel film i robot finiscono emarginati, così Tudyk sperimentò una sorta di "esclusione mediatica" per non offuscare la star principale.

Dall'ombra di Sonny a nuove delusioni

Tudyk non nasconde l'amarezza per quella decisione, ricordando il lavoro fisico e interpretativo dietro Sonny: "Doveva muoversi come un robot, così ho dovuto muovermi [come un robot]... All'epoca ero molto arrabbiato". Ma il ricordo si è riacceso di recente, complice un'altra brutta notizia: la cancellazione di Resident Alien da parte di USA Network, annunciata a sorpresa poco prima del finale della quarta stagione. Intervistato al San Diego Comic-Con 2025, Tudyk ha reagito con un lungo gemito, mentre la collega Sara Tomko scherzava: "Aveva appena dimenticato, poi si è ricordato di nuovo".

La locandina di Io, Robot
La locandina di Io, Robot

Nonostante l'amaro in bocca, il cast ha cercato di chiudere con dignità, offrendo ai fan una conclusione narrativamente soddisfacente. Come afferma Tomko, "È bello pensare di aver trovato una soluzione per noi stessi come scrittori e attori... credo che i fan saranno molto soddisfatti, come lo siamo noi".

Per Tudyk, la vicenda di Io, Robot resta una lezione sulla sottile diplomazia di Hollywood: a volte, brillare troppo può significare essere messi in ombra. E proprio come Sonny, il suo talento rischiava di restare confinato tra le righe di un copione, invisibile a chi guardava solo la superficie.