Invelle di Simone Massi vince il premio Marzocco come miglior film al ValdarnoCinema Film Festival

Aunque es de noche di Guillermo Garcia Lopez e Cross my heart and hope to die di Sam Manacsa vincono in ex aequo il premio Marzocco come miglior corto.

Una scena di Invelle

L'acclamato Invelle di Simone Massi ha conquistato il Premio Marzocco 2024 per il miglior film al ValdarnoCinema Film Festival.

La giuria ha assegnato il premio Marzocco, simbolo della Città di San Giovanni Valdarno, intitolato a Marino Borgogni, a Invelle con la seguente motivazione: "Un sogno catartico più vero e più profondo del reale, che ci ipnotizza fin dal primo fotogramma e ci accompagna attraverso stagioni decisive della nostra Storia, rileggendole attraverso gesti, parole, desideri e sconfitte di personaggi che sono al tempo stesso concretissimi e pura immaginazione, segni che si dissolvono e graffi che lasciano tracce indelebili nella memoria."

Finisce con un ex aequo la premiazione per il miglior cortometraggio, che vede trionfare Aunque es de noche di Guillermo Garcia Lopez, "un racconto toccante e vibratile dove un giovane personaggio dallo sguardo fiero tenta la reinvenzione del suo mondo con un atto sventatamente poetico e ribelle: 25 euro forse bastano per essere confortati dal miracolo dell'immagine in movimento, per annullare la solitudine di una partenza, per ricostruire intorno a sé un luogo dove si veda chiaro, nonostante le tenebre forzate" e Cross my heart and hope to die di Sam Manacsa "poiché cattura con maestria la complessità delle interazioni, esplorando i confini invisibili tra desiderio e tragedia. Ogni scena si distingue non solo per la sua intensità narrativa, ma anche per il suo stile visivo evocativo, che trascina lo spettatore in un'esplorazione intima della fragilità delle relazioni umane. Il legame profondo tra immagini e suoni crea un tessuto emotivo che eleva l'intera esperienza visiva, trasformandola in qualcosa di immersivo e indimenticabile".

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Gli altri premi

Menzione speciale a Non credo in niente di Alessandro Marzullo. Il Premio "Amedeo Fabbri" alla miglior interpretazione maschile in ex aequo a Lucas Limeira per A Strange Path di Guto Parente e Francesco Gheghi per Roma Blues di Gianluca Manzetti.

Il Premio "Amedeo Fabbri" alla miglior interpretazione femminile va a Marilena Amato attrice protagonista di Vittoria: "L'attrice protagonista di questo film riesce in un doppio miracolo: replicare di fronte ad una telecamera un percorso autobiografico sofferto e complesso, e restituirlo a noi come se tutto stesse succedendo in quello stesso momento. Il risultato è un documento emotivo di rara efficacia, che ci trascina nella sua storia, rendendola un po' anche nostra".