Robin Williams, dopo che Insomnia uscì nelle sale cinematografiche americane e in quelle di tutto il mondo, dichiarò pubblicamente di aver ricominciato a bere, specificando anche che uno dei principali catalizzatori della sua ricaduta nell'alcolismo era stato l'isolamento, dovuto alle riprese in Alaska, che aveva sofferto sul set.
All'epoca, a proposito della reazione della sua famiglia alla notizia della sua ricaduta nell'alcol, il vincitore dell'Oscar dichiarò: "Non mi è stato dato nessun avvertimento da parte loro, era molto più simile ad un ultimatum. Mi hanno detto in coro: 'Devi farlo'. E hanno ragione, devo farlo, per me, oltre che per loro."
Robin, durante la stessa intervista, descrisse anche la solitudine che aveva provato sul set del film del 2002 di Christopher Nolan e disse che era stata una delle principali ragioni per cui aveva ripreso a bere: "Ero in una piccola città, ai confini del mondo.... puoi veramente vederlo il confine del mondo da lì e mi ricordo di aver pensato: 'Ehi, forse bere mi aiuterà.' Mi sentivo molto solo e avevo paura".
L'abuso di sostanze e alcol contribuirono a far peggiorare la depressione di cui Robin soffriva da anni e i suoi matrimoni falliti non fecero altro che peggiorare la sua situazione. Dopo aver divorziato dalla prima moglie, Valerie Velardi, nel 1988 dopo 10 anni insieme e dalla seconda, Marsha Garces, nel 2008 dopo ben 19 anni, la star di Mrs. Doubtfire fu costretta a pagare le ex mogli circa 33 milioni di dollari.