La regola per i giornalisti presenti all'incontro col cast de Il ritorno di Mary Poppins era una sola: non chiedere lo spelling di Supercalifragilistichespiralidoso. Il cast del film, composto da Emily Blunt, Lin-Manuel Miranda, Emily Mortimer e il regista Rob Marshall difeso le nuove canzoni di Mary Poppins e parlato in termini entusiastici del film che va a ad aggiungersi alla serie infinita dei reboot in auge a Hollywood, ma con una fondamentale differenza. Stavolta si tratta di un sequel, non di un reboot.
"Questa è una distinzione importante, non stiamo tentando di migliorare l'originale Supercalifragilistichespiralidoso" spiega il regista Rob Marshall. "Non sarebbe possibile e noi lo sappiamo bene. Ma PL Travers, autrice di Mary Popppins, ha scritto otto libri che contengono storie meravigliose su Mary Poppins che non sono state raccontate al cinema."
Il film - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione de Il ritorno di Mary Poppins - è ambientato nella Londra degli anni '30, circa vent'anni dopo l'originale, e vede il ritorno della celebre governante in soccorso a una nuova generazione di piccoli Banks. Il film arriva nei cinema 54 anni dopo il predecessore e pur avendo recensioni piuttosto positive non riesce a competere con il primo Mary Poppins in un aspetto: le canzoni. Molti critici hanno definito le nuove composizioni, realizzate dal duo di Hairspray, il paroliere Scott Wittman e il compositore Marc Shaiman, "dimenticabili". Naturalmente regista e cast sono intervenuti in difesa dei brani.
"Credo che la score sia fantastica, davvero" dichiara Rob Marshall, che ha una lunga esperienza in fatto di musical. "Abbiamo voluto evitare brani stand-alone perché avrebbero distratto il pubblico all'insieme, non funziona per un musical. Ciò che funziona, nel musica, è integrare i brani nella storia. Ma le canzoni sono così melodiose, intelligenti. E sono molto belle, credo che quando gli spettatori le ascolteranno, entreranno a far parte delle loro vite".
Anche Emily Mortimer, che interpreta Jane, la zia dei bambini Banks, ha fiducia nella longevità dei nuovi brani: "Ricordo di aver sentito la score per la prima volta e sono subito rimasta colpita. Sono canzoni molto belle e rimangono subito impresse nella memoria, come nel caso del primo film ogni brano è divertente e diretto, utilizza le liriche per portare avanti il racconto e contiene messaggi profondi sulla vita e sul modo di approcciarsi alle cose. Credo che la soundtrack farà parte della vita delle persone negli anni a venire."
L'Academy sembra condividere questa visione. Nella longlist del brani musicali, Il Ritorno di Mary Poppins è l'unico film ad avere due brani in corsa per la miglior canzone originale. Lin-Manuel Miranda, attore, cantautore e compositore, condivide questa visione: "Solo il tempo ce lo dirà, ma credo si astata una decisione molto intelligente ingaggiare Wittman e Shaiman... sono orgoglioso di poter cantare le loro canzoni."
Al centro dell'attenzione 'canora' vi è naturalmente la protagonista Emily Blunt, che si è trovata a raccogliere l'eredità della grande Julie Andrews. Qualche critico ha perfino ritenuto il ruolo di Mary Poppins un limite rispetto al grande talento, anche canoro, della Blunt, ma l'attrice non concorda con questa visione: "Mary Poppins è un personaggio pieno di sfaccettature. E' severa, è rigida, è equilibrata, tiene tutti in pugno. Ma è anche generosa e capace di iniettare gioia nella vita delle altre persone grazie alla magia e al senso di meraviglia instillato dalla musica".
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