Il rifugio atomico: la serie Netflix è un successo globale, ma ha il solito problema con la critica

Gli autori de La casa di carta tornano a scalare le classifica con la nuova serie spagnola, ma la critica sembra non gradire.

Una scena de Il rifugio atomico

La Spagna signora dei thriller televisivi. Dopo La casa di carta tocca a Il rifugio atomico, nuova serie firmata da Álex Pina che si è imposta come nuovo fenomeno globale scalando le classifiche di Netflix nonostante una netta bocciatura da parte della critica.

Secondo FlixPatrol, Il rifugio atomico sarebbe la serie Netflix più vista al mondo nell'ultima settimana. Oltre al predominio globale, la serie thriller è riuscita a raggiungere il primo posto in 46 paesi in tutto il mondo, tra cui Spagna, Portogallo, Argentina, Brasile, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Thailandia e Ucraina, dove la sua popolarità è alle stelle.

Il Rifugio Atomico Set Visit Ascensore Photo Credits Felipe Hernandez
Una scena de Il rifugio atomico

Il giudizio del pubblico e quello, più severo, della critica

In linea con la nostra recensione de Il rifugio atomico, la critica non avrebbe apprezzato particolarmente la serie ambientata all'interno di un bunker sotterraneo di lusso, il Kimera Underground Park, in cui famiglie ultraricche cercano scampo per sfuggire a una minaccia di guerra globale.

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Su Rotten Tomatoes la serie ha solo il 38% di recensioni positive. C'è parla di cliché triti e ritriti, chi di stile da soap opera, ma il pubblico sembra invece gradire ed è desideroso di conoscere il futuro dello show ambientato in uno spettacolare rifugio atomico di cui vi sveliamo i segreti appresi durante la nostra set visit.

Prodotta da Vancouver Media e composta da otto episodi, Il rifugio atomico vanta un cast guidato da Miren Ibarguren, Joaquín Furriel, Natalia Verbeke, Carlos Santos, Montse Guallar, Pau Simón, Alicia Falcó, Agustina Bisio e Álex Villazán.