Il Primo Uomo ha dato il via alla Mostra del Cinema di Venezia, ed è stato accolto in maniera molto positiva dalla stampa, in particolare quella americana che non ha lesinato lodi e paragoni ingombranti - tipo: è Il salvate il soldato Ryan dello spazio - ma è incorso anche in una piccola polemica che ha tenuto banco principalmente tra i giornali anglosassoni: manca l'iconica scena in cui Neil Armstrong, interpretato da Ryan Gosling, piazza la bandiera a stelle e strisce sul suolo lunare.
Ryan Gosling ha affrontato le critiche in conferenza stampa sostenendo che la scelta fatta dal regista Damien Chazelle è stata assolutamente consapevole perché l'obiettivo de Il primo uomo era quello di raccontare gli avvenimenti dal punto di vista di Armstrong: "L'atterraggio sulla Luna non deve essere visto come una vittoria esclusivamente americana ma deve trascendere paesi e confini. - Ha dichiarato, spiegando che - Neil fosse estremamente umile, come lo erano molti di questi astronauti, e di volta in volta ha rinviato l'attenzione su di lui verso le 400 mila persone che hanno reso possibile la missione. Ricordava a tutti che era solo la punta dell'iceberg. Quindi non penso che Neil si sia visto come un eroe americano. Dalle mie interviste con la sua famiglia e con le persone che lo conoscevano, era l'esatto contrario. E volevamo che il film riflettesse questo aspetto".
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Anche nella realtà la questione della bandiera creò non poche grane nel 1969. Tutti erano in disaccordo sull'opportunità di utilizzare quella USA oppure quella delle Nazioni Unite. Lo stesso Armstrong non aveva preferenze e usò la bandiera americana solo perché così era stato deciso dal Congresso. Ora dopo la stampa toccherà al pubblico farsi un'idea: Il primo uomo uscirà, infatti, il prossimo 12 ottobre.